giovedì 25 luglio 2013

SE LA NATURA DECIDESSE DI COLPIRCI

Se la natura decidesse di colpirci, non avremmo scampo.
Provate a pensarci.
In quale luogo potremmo dirci al sicuro se chi ci attacca dispone di energie inimmaginabili?
All'aperto sarebbe un gioco da ragazzi farci fuori con un fulmine o con un tornado.
Ma i modi sarebbero davvero tanti (tsunami, terremoti, vulcani, frane, alluvioni,incendi,...).
Quale struttura costruita dall'uomo potrebbe resistere ad un terremoto scatenato con l'intento di seppellirci sotto le macerie? 
Nessuna.
Rintanarci in una grotta non basterebbe. La natura avrebbe mille modi per stanarci anche lì (potrebbe semplicemente scegliere di "costruirci" un bel camino magmatico sotto i piedi, per poi godersi lo spettacolo). 
Il mare? Sarebbe un gioco affondare la nave più possente e robusta.
E questo volendo solo considerare le armi meteorologiche.
Considerando anche il regno animale, la natura avrebbe un'altra infinità di armi.
Potrebbe lanciarci contro qualche miliardo di calabroni o spedirci uno squalo bianco fin sotto l'ombrellone. O in modo più subdolo, potrebbe farci attaccare da qualche batterio o virus per i quali non ci sono cure mediche.
Insomma, se la natura decidesse di colpirci, non avremmo speranze.
Siamo moscerini nelle sue mani.
E allora mi chiedo perché continuiamo ad oltraggiarla in ogni modo possibile ed immaginabile.
Boh!


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