sabato 29 marzo 2014

PICCOLI PSICODRAMMI CRESCONO

Continuo a riempire di prelibatezze il mio personale paniere di piccoli psicodrammi.
Ho scoperto di averne uno nuovo e parlandone,forse, potrò provare a superarlo.
Avete presente quando siete alla cassa del supermercato?
Vi racconto cosa capita a me!
Quando pago in contanti, di solito studio il comportamento della cassiera (o cassiere, è uguale) quando prende i soldi dalle mie mani.
Ci sono due possibilità:

1) l'automatica
Niente fronzoli: quando il taglio è maggiore di 20 euro, con lo sguardo indifferente e l'incedere rapido,che io sia una vecchietta paciosa o un buttafuori da discoteca, la cassiere prende i soldi e li pialla dentro il verifica-banconote aspettando la luce verde.Il regolamento prima di tutto. 

2) occhio che vede, cuore che duole
La cassiera prende i soldi e mi piazza gli occhi addosso manco fosse Miss Marple.Mi studia rapidamente: come sono vestito, i miei lineamenti, la mia espressione, tutto.
A quel punto decide se valga la pena rischiare e prendere i soldi accontentandosi di aver grattato solo con l'unghia la filigrana oppure no. 

Inutile dire che il secondo caso è quello che mi resta più in mente. Lo so che spesso è solo una questione di regolamento e che se la cassiera accetta soldi poi rivelatisi falsi, li mette di tasca sua. Ma a me quello sguardo indagatorio mi mette di cattivo umore. Ho un filo di barba? Scatta il controllo banconote! I capelli arruffati perché ho finito il gel?Scatta il controllo banconota! Ho avuto una giornata lavorativa difficile e la porto impressa nel mio sguardo? Scatta il controllo banconote! Faccio il simpatico perché sono in fase up?Scatta il controllo banconota! Faccio il distratto?Scatta il controllo banconota! Sono giù per mille motivi? Scatta il controllo banconota! Indosso il mio maglione preferito? Scatta il controllo banconota! 
E ma che palle!
Poi il giorno che per puro caso sono sbarbato, col capello appena tagliato, giacca e cravatta, e il sorriso svagato, manca poco che la cassiera mi lasci il numero di cellulare!

Ma perché stramaledetta miseria,in questo flaccido e unto mondo le apparenze devono contare così tanto?

Ah, parlarne non mi ha aiutato!
E il paniere continua a riempirsi!

giovedì 27 marzo 2014

RENZI L'AMERICANO

L'avete visto Renzi insieme ad Obama?
Vorrei evitare querele e, quindi, mi astengo dal dirvi cosa penso esattamente. Diciamo che non penso niente di buono.
Dopo l'uragano Veltroni e il terremoto Letta, mancava lo Tsunami Renzi per radere al suolo quel po' di Sinistra rimasta in Italia.
Siamo fottuti.
Dopo questo governo, amarissimo governo, preparatevi a beccarvi altri 20 anni di becera destra!
Giuro che al prossimo che mi dice che sono un pessimista disfattista gli mollo un ceffone!

lunedì 24 marzo 2014

ECCIDIO DELLE FOSSE ARDEATINE

Il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine fu perpetrato un crimine contro l'umanità, contro l'Italia.
Il nostro impegno deve essere quello di non dimenticare.
E' solo conservando la memoria di ciò che è stato che si possono rinforzare gli anticorpi contro ogni rigurgito di fascismo.
E più i tempi si fanno cupi, più importante è ricordare.
Nessuno ha ignorato il parallelo tra la crisi del '29 e quella di oggi.
Ricordare,sempre!

SALVINI E IL VILIPENDIO DEL CAPO DELLO STATO

Leggo dai giornali che Salvini il leghista avrebbe definito vergognose le parole con le quali Napolitano ha difeso l'Europa.
Non sono un esperto ma, secondo me, questo attacco non può essere considerato semplice critica politica.
Siamo ai limiti del vilipendio al Capo dello Stato.
Spero che qualcuno intervenga.
Ma perché i leghisti non migliorano mai?

sabato 22 marzo 2014

PIER PAOLO PASOLINI

"Terra di infanti, affamati,corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi, 
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino! Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci 
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti"
(P.P.Pasolini)

venerdì 21 marzo 2014

RENZI E I PASSI CARRAI

E' davvero interessante la velocità con la quale il rottamatore si sta autorottamando, schiacciato dalle tante ombre che iniziano ad eclissare la sua immagine di salvatore dell'Italia.
Intendiamoci, per me non è stato mai niente di più di un berluschino rampante, tronfio e scarsamente capace (leggi incapace). Ma questa è solo la mia umilissima opinione e spero per lui che mi smentisca coi fatti.
Nell'attesa che il nuovo miracolo italiano si compia (e visto com'è finito l'altro c'è poco da ridere), a voi esaltati fan dell'ex sindaho di Firenze, si proprio a voi, consiglio la lettura di questo piccolo articolo del sempre bravo Andrea Scanzi.
Ultima considerazione: se Renzi dovesse cadere per colpa di qualche scandalo che lo riguarda, l'unico consiglio sarebbe di contattare il suo amicone Silvio per cercare insieme un'isola sperduta nei mari del sud, dove nessuno li conosca. Ah, mi raccomando sperduta sperduta, che alle Fiji per esempio  "bunga bunga" è una parola nota. Forse qualche atollo perso nel nulla...

IL PALAZZACCIO DI TORINO

Non sarà il palazzo più brutto del mondo ma, vista la posizione, credo che si piazzi tranquillamente nella top ten degli scempi architettonici planetari.
Per i torinesi è il "palazzaccio" e, a guardare la foto che ho fatto io stesso (insieme a Saso), è difficile non cogliere il senso di quel nomignolo.
In Piazza San Giovanni, proprio di fronte il Duomo, prima del 1936 si poteva ammirare lo splendido Palazzo Richelmy che, costruito nel '600, con il suo elegante portico certo non stonava in quella posizione.  
Il noto criminale di guerra Mussolini, oltre che incapace in tutto e per tutto, era anche dotato di un particolare concetto dell'estetica (che definire ignobile è poco) e, proprio nel '36, decise di radere al suolo il palazzo storico, per costruire qualche altro osceno simbolo fascistissimo. Del resto, nel '34 i fascisti avevano già sputtanato per sempre il profilo barocco di Piazza Castello, realizzando l'ignobile Torre Littoria, passata al secolo come "il dito del Duce" (trattandosi di dito,direi che si tratti del medio).
Ma per fortuna, la buca creata dopo aver spianato il palazzo restò vuota fino al 1965 quando, purtroppo, la sorte decise che era il momento di riempirla.
E il palazzo che venne costruito è appunto il nostro "palazzaccio", oggi sede dell'Ufficio Tecnico LLPP del Comune (alle volte la fantasia supera la realtà: quale mente malata avrebbe immaginato l'Ufficio Lavori Pubblici per quell'orrenda costruzione?)
La piazza è stata deturpata in modo indescrivibile con umane parole e solo le immagini possono rendere l'idea.
Ora prendete qualche antidolorifico preventivo e scorrete le foto di seguito....

Lo splendido Duomo di Torino

Ed ecco il "Palazzaccio"visto dalla scalinata del Duomo

Sulla destra l'orrendo profilo del Palazzaccio copre la visuale del Duomo

Il Palazzaccio visto da dietro, con in fondo la stupenda Porta Palatina di epoca romana

Ed ecco il Duomo visto dal lato "sinistro" del Palazzaccio 
Che ne dite?
E' o non è uno dei palazzi più brutti del mondo?




mercoledì 19 marzo 2014

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

E' qualche giorno che latito ed anche i post si sono diradati.
I motivi sono diversi e tutti collegati alle mie troppo passioni ma, inutile nascondermi dietro un dito, devo ammettere che mi sono fatto prendere da Twitter.
Ho scoperto che 140 caratteri non sono poi così pochi per esprimere le mie riflessioni.
Naturalmente non abbandonerò il mio Blog: continuerò ad aggiornarlo!
Ma intanto vi invito a raggiungermi su Twitter!!!!
Saluti

martedì 18 marzo 2014

LA CASSAZIONE CONFERMA L'INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI PER BERLUSCONI

Oggi la Cassazione ha definito la pena accessoria alla condanna per frode fiscale del 1 agosto 2013, confermando i 2 anni di interdizione da pubblici uffici per il Berlusconi Silvio.
I suoi peones come al solito non hanno perso l'occasione per ripetere il campionario di scempiaggini sulla magistratura politicizzata e palle varie.
Ma chissà se nella solitudine delle loro tetre stanze avranno finalmente elaborato il lutto.
Considerando il livello, dubito.
Da oggi il nostro eroe non solo non potrà più candidarsi, ma non potrà neanche votare.
Un ottimo attestato di stima per chi va in giro a ripetere di essere uno statista

REQUIEM DI MOZART DEDICATO ALLE VITTIME DI MAFIA

Il 26 marzo nella Chiesa di Sant'Angelo a Milano, grazie a Radio Popolare, Libera e la Rete Culturale Cantosospeso, chi vorrà potrà assistere al concerto dedicato alle vittime di Mafia e, in particolare, al Requiem di Mozart.
Inutile dire che sarà qualcosa di speciale.


lunedì 17 marzo 2014

IL 75% DELLE TASSE IN LOMBARDIA: LE PROMESSE DI MARONI

Se penso a quante volte Maroni ha ripetuto a favore di telecamera quello slogan sul 75%, mi viene il mal di stomaco.
Naturalmente non ho mai creduto alle sue promesse e, quindi, non sono affatto stupito.
Ma la nausea che provo per colpa di  questi leghisti è insanabile.
Invito tutti (soprattutto i leghisti) a guardare il video del Fatto a questo link, e ad osservare la differenza tra il Maroni del prima e quello di oggi.

Solite due domande scontate:
- come fate a votare ancora Lega?
- ma perché i leghisti non migliorano mai?

domenica 16 marzo 2014

MALEDETTO SUD DI VITO TETI

Oggi voglio parlare di un libro che è un piccolo scrigno pieno di tesori.
Quando ho scelto di leggerlo, bontà mia, pensavo si trattasse solo di un piccolo saggio antropologico su razzismo e luoghi comuni sui meridionali. 
Intendiamoci, mi sarebbe bastato e avanzato anche solo così.
Ed invece vi ho trovato dentro poesia, psicologia, filosofia, etica, estetica, morale, storia, e chissà quanto altro ancora.
Con la scusa di spiegare quanto siano ingiusti e falsi i luoghi comuni appiccicati nel tempo a noi meridionali, Vito Teti prende per mano il lettore, accompagnandolo sulla via della serenità interiore.
E' un libro per gli emigranti (come me), ma anche per i "rimasti".
E' un libro per gli "spaesati", gli anarchici istituzionalizzati, i sognatori stanchi, i melanconici auto-assoltisi.
E' un libro che, e questo per me è un vero miracolo, mi ha fatto fare qualche passo verso la pace interiore, facendomi dimenticare per un po' la mia mai sanata condizione di emigrante nostalgico e disadattato.
Una delle frasi che spesso mi rigira nella mente, specie quando nel mio mare della nostalgia c'è bonaccia, è "l'anima non emigra".

E lo penso davvero.
Penso davvero che si possa emigrare portandosi dietro i sogni, il cuore ed il cervello, ma non l'anima.

L'anima è troppo pesante per essere anche solo trascinata di qualche passo fuori dai confini dei luoghi della propria infanzia.
Il miracolo di questo libro è che, anche solo per il breve scorrere delle sue pagine, ho sentito l'anima abbandonare la mia Calabria e raggiungermi qui per la prima volta.
L'invito a leggerlo è un dovere morale.

LA SVOLTA BUONA: PROPAGANDA RENZI ATTO SECONDO

Continuo a farmi del male, sapendo bene che pagherò caro questi eccessi.
Ancora qui ad analizzare quella paccottiglia insulsa passata dai giornalisti come "documento storico" nella comunicazione politica italiana.
I miracoli dell'incapacità sono sempre spropositatamente eccessivi ai nostri umili occhi, vero?
Riprendiamo quindi il nostro triste incedere, guardando alle altre pagine del documento.

Pag.5 : La classifica del fare

Non pago della satira di Crozza, ancora a rimestare nel fare e nel baciare, lettera e testamento.

venerdì 14 marzo 2014

LA SVOLTA BUONA: PROPAGANDA RENZI

Incredulo come molti, ho provato ad analizzare le famose slide di Renzi, cercando di restare serio.
Impresa fallita!
Vero è che c'è proprio poco da ridere.
 La macchina propagandistica renziana ci ha tenuto a precisare che non si tratta di Slide da Power Point ma di split screen bla bla.
Ah, beh, tutta un'altra cosa allora.
Tutti, meno i renziani di ferro, hanno criticato il tono da venditore di pentole (neanche tra i più bravi) ed i font da volantino dell'Esselunga (e quelli di Esselunga fanno bene ad incazzarsi per il paragone), ma io no.
Io ho i brividi di disgusto.

Senza perderci in fronzoli, vediamo cosa ho capito.
Stiamo parlando di un PDF di 32 pagine, pieno zeppo di immagini scadenti, frasi fatte e promesse da libro dei sogni. E fin qui è il solito Renzi insomma.
La differenza, a mio parere, è che le parole dette volano via col vento, questo atroce volantino da Hard Discount (e quelli degli Hard Discount fanno bene ad incazzarsi per il paragone) resterà nella memoria.
Partiamo dalla prima pagina....

LA DAMA BIANCA E LA POLVERE DI STALLE

Ci penso spesso, o meglio, la mia parte masochistica ci pensa spesso: quanto sarebbe stata meno tragicomica l'Italia senza il berlusconismo?

Davvero si può credere che qualcuno possa in futuro eguagliare quella che, alla prova dei fatti, è una vera e propria sceneggiatura a meta strada tra un film di Borat ed uno dei fratelli Vanzina?
Dopo tutto quello che è stato, dopo le Olgettine, i Lavitola, i Tarantini (o Tarantino...), i Bunga Bunga, le palline di Dudù, il 18esimo di Noemi, Ruby Rubacuori, la montenegrina, la Polanco e il suo criminal-boy, la fidanzatina manesca e  dopo tutto il carrozzone di nani e ballerine (pochi i nani), poteva mancare il colpo di scena sulla Dama Bianca?


Certo che no!
Nome infelice, certo, anche perché ricorda una storia molto più importante e, soprattutto, ad anni luce di distanza da queste vicende alla Alvaro Vitali, ma certo che fa impressione.

Ve la ricorderete di certo quella ragazza in abito bianco (attillato nei punti giusti) che aveva fatto scalpore in quanto, sconosciuta ai più, aveva fatto parte niente meno che della delegazione diplomatica italiana al seguito di Berlusca per il giro in Sud America. Ma si dai, che ne stanno parlando tutti.
Beh, quella ragazza, è stata arrestata appena atterrata in Italia dopo un viaggio in Venezuela, perché aveva, tra bagaglio a mano e zainetto, qualcosa come 24 kg di cocaina.
Ora, direte voi, e che cosa c'entra Berlusca?
Niente, naturalmente.

Dico solo che, sarà o non sarà sfortunato quest'uomo?
A quanti di voi è capitato di conoscere qualcuno col quale, anche se in compagnia di altri, fate un viaggio, per poi scoprire di lì a poco che è stato arrestato per traffico internazionale di droga?
Ecco a me, signor nessuno, non è mai capitato per esempio.

Sarà che sono uno sfigato.
Una cosa è certa: chiunque abbia la "fortuna" di incrociare sulla propria strada il Caimano, sopratutto se si tratta di una bella ragazza, in un modo o nell'altro si ritrova la vita rovinata.

Non sto dicendo che è colpa del Caimano, no. 
Non voglio dare giudizi su vicende che non conosco.

Osservo solo lo strano fenomeno.
Dovesse capitarvi di conoscerlo, pensateci!

martedì 11 marzo 2014

ADRIANO ZAMPERINI:PRIGIONI DELLA MENTE

Ho letto questo piccolo saggio di Zamperini, incentrato sulle dinamiche psicologiche che si innescano in tutte quelle realtà che prevedono la reclusione e/o la limitazione della libertà (fisica e/o psicologica).
Lo spunto dal quale nasce ed il solco che segue è quello dell'Esperimento Carcerario di Stanford del Prof.Zimbardo, del quale ho già parlato in passato.
Zamperini sintetizza bene quello che la psicologia sociale ha scoperto dopo quell'esperimento, riducendo al succo i tantissimi riflessi che ne derivano.
Per questo ne consiglio la lettura a tutti (anche e soprattutto a chi affronta queste tematiche per la prima volta).

ERRICO MALATESTA: L'ANARCHIA

Pur essendo un figlio "d'arte", o meglio un pro-nipote d'arte, confesso che, prima di affrontare il "programma" di Malatesta, tutto quello che sapevo dell'Anarchia era de relato.
Il nonno di mio padre ed i suoi fratelli, attivi politicamente negli anni '20, si sono infatti suddivisi tra socialisti/comunisti ed anarchici, combattendo attivamente contro il fascismo, sin dalle sue origini.
Per questo, pur con molto ritardo, credo che mi si sia risvegliato qualche carattere trasmesso per via ereditaria. Sarà anche colpa dell'attuale livello politico (indegno), questo non lo nego, ma perché non sognare?
Fatta la premessa, veniamo al libro.
Sono rimasto piacevolmente stupito dalla fattura di questo piccolo saggio, scritto molto bene ed interessantissimo. L'utopia anarchica è spiegata da Malatesta in maniera magistrale e, inutile nasconderlo, il risultato è accattivante.
I perché sono tanti, così come le domande e le risposte conseguenti. 
Ogni opposizione al modello anarchico viene confutata, con tanto di spiegazione.
Sono molto contento di aver letto questo libro, anche se devo dire che l'esserne rimasto affascinato non ha spostato però le mie idee politiche.
L'Anarchia è certamente un modello bellissimo ma, a mio parere, idealizza l'uomo in modo spropositato, contando su di uno slancio etico che la maggior parte degli uomini non possiede.
Siamo esseri fallibili e lo dimostriamo ogni giorno con guerre, violenza, cinismo e cattiveria.
Pochi vorrebbero un mondo privo di regole, perché tanti approfitterebbero in modo negativo del vuoto giuridico-istituzionale.
Quasi tutti accetterebbero un mondo privo di regole, ma solo se avessero la certezza che tutti perseguano il bene personale e del prossimo.
L'Anarchico si colloca in questo secondo caso, dando troppa fiducia all'umanità.
Forse un giorno l'uomo si eleverà eticamente al punto del poter fare a meno di qualsiasi regola precostituita, ma purtroppo oggi bisogna essere realisti.
L'anarchico è contro la proprietà privata e contro ogni forma di repressione dell'uomo sull'uomo (sia la repressione "istituzionale" del governo o delle forze dell'ordine, sia quello dei gruppi di potere sui singoli), ma crede che lasciando alla libera iniziativa degli uomini giusti ogni forma di governo, si possa creare una società modello.
Sarò disfattista, ma credo che la maturità etica della maggior parte degli uomini sia molto lontano dall'essere accettabile.

In ogni caso, consiglio la lettura del libro (sono solo 93 pagine di piccolo formato), soprattutto a quelli che vogliono almeno conoscere l'Anarchia e smetterla di giudicarla basandosi solo su ciò che dicono i detrattori.


lunedì 10 marzo 2014

ITALIA ANNOZERO:QUOTEROSA E MASCHILISMO


Che pupazzi patetici questi politici.
Oggi hanno dimostrato quale sia la loro civiltà.

Altro che quote rosa: se potessero, tornerebbero indietro all'ottocento (o anche prima), togliendo alle donne la possibilità di votare e riaprendo le case chiuse.
A loro va bene così. Continueranno a piazzare le loro amanti in qualche posto "simbolo", relegando per il resto le donne a mero abbellimento estetico del Palazzo.
Velinismo e e mignottocrazia imperante, così come il maschilismo.
Vista l'indifferenza degli italiani e, soprattutto, delle italiane, viene il dubbio che all'Italia vada bene così.
A me no!
Sono schifato!

RENZI DIMETTITI!

sabato 8 marzo 2014

RENZI IL PRINCIPE

Non è un caso che sia di Firenze.
Lo immagino la sera  mentre prende in mano "il principe" di Machiavelli, tronfio come solo lui sa essere.
Ma credo che prenda in mano anche  l'Arte della Guerra si Sun Tzu, "le armi della persuasione" di Cialdini, "i persuasori occulti" di Packard, "Homo videns" di Sartori e "una storia italiana" del suo amico Silvio.
Lo immagino indeciso tra queste letture, col comodino carico del totem di libri accatastati, e con quella irresistibile voglia di giocare a Candy Crash.
Lo vedo mentre cerca di fissare bene, assimilare, cogliere ogni increspatura del mare magnum di informazioni utili per essere convincente, credibile, empatico.
Lo osservo mentre ripete i mantra studiati a tavolino con i suoi preparatori motivazionali, mentre riguarda le sue performance televisive, con tanto di moviolone sul suo linguaggio del corpo.
Lo vedo innamorato di se stesso ma non ricambiato.
Perché, per quanto sembra che si piaccia davvero, in realtà sa bene quanti e quali limiti trascini nel suo incedere.
Se non avessimo macinato 20 anni di berlusconismo, mai il popolo avrebbe tollerato uno come Matteo Renzi. E lo sa bene pure lui.
Se non avesse il sostegno dei media berlusconiani, dei poteri forti, delle banche, (della massoneria?), dubito che sarebbe considerato l'uomo della provvidenza in questa povera Italia.
Il giovane si impegna, certo.
Studia, ripete i suoi monologhi, si sforza di sfornare sempre nuove frasi ad effetto, nuove narrazioni empatiche, ma non c'è Machiavelli che tenga.
Non c'è Cialdini, Sun Tzu, Packard. Non c'è niente che possa restituire una verità diversa da quella triste con la quale si scontra ogni giorno: non è lui il principe di questa Italia.

venerdì 7 marzo 2014

LE PALLINE DI DUDU'

So che dovrei pensare a cose più serie, disintossicandomi una volta per tutte, ma è difficile resistere ad un articolo come quello che vi propongo a questo link.
Non mi sbilancio in merito alle tesi proposte dalla giornalista, mancandomi qualsiasi dato oggettivo di riscontro, ma lascio a voi giudicare.
L'ultima cosa che posso dire prima del solito "povera Italia"  è un laconico "povero cane!"

giovedì 6 marzo 2014

MATTEO RENZI E L'ISTITUTO LUCE SECONDO ATTO

Per la seconda uscita Renzi ha scelto di nuovo una scuola.
Il coro di benvenuto dei bambini, con tanto di canzoncina, mi ha fatto venire i brividi.
La mente è tornata a quelle immagini prodotte nel Ventennio dall'Istituto Luce, quando Mussolini faceva le sue visite ai "figli della lupa".
Ma la cosa che più mi ha turbato è stato vedere il ghigno soddisfatto e per niente imbarazzato di Renzi.
Non l'avranno organizzata quelli del suo staff (anche se il dubbio resta), ma certo Renzi avrebbe potuto sdrammatizzare quell'atmosfera da "saluto al Duce" che abbiamo percepito dalle immagini.
Mi auguro che la smetta con queste manifestazioni di potere e prenda atto dell'unica cosa utile che puo' fare davvero per l'Italia: andare a casa!
Renzi dimettiti!
Basta con questa propaganda insopportabile!

lunedì 3 marzo 2014

STEPHEN KING:STAGIONI DIVERSE

Penso capiti a tutti gli uomini e, quindi, accetto con serenità (#papitostaisereno) il fatto che le mie "scimmie" siano cicliche. Alcune non mi mollano mai (gli scacchi, la bici, il blog, la politica, l'Opera,  gli audiolibri, la chitarra e il mandolino), altre tornano ad ondate.
Ecco, la scimmia Stephen King è tornata da qualche settimana, e reclama la sua dose di banane!
Ho appena finito di rileggere (storicamente sarà la terza,quarta volta) l'intramontabile "Stagioni diverse" e sono grato ai miei vistosi cali di memoria.
Ricordavo per grandi linee le storie, ma non le magiche atmosfere che regalano quelle pagine.
King è davvero un maestro inimitabile.
Tra l'altro, in questo libro c'è uno dei racconti che in assoluto preferisco: "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", dal quale hanno tratto l'ottimo film "Le ali della libertà".
Come sempre, vi consiglio di leggerlo.
Ah, ho comprato il suo ultimo libro "Doctor Sleep" ma ancora non l'ho iniziato.
L'ho messo accanto al mio ukulele, e mi gusto l'attesa.
Una sofferta ma piacevole attesa.
Devo prima leggerne altri 3 ("Maledetto Sud" di Vito Teti, "L'Anarchia" di Errico Malatesta e "Prigioni della mente" di Adriano Zamperini).
Alla prossima....



sabato 1 marzo 2014

MATTEO RENZI COMPRA UNA VOCALE

Ho provato a mescolare le lettere del suo nome, nella speranza di trovare un anagramma che lenisse il mio fastidio verso questo soggetto, ma ho fallito clamorosamente.
Niente di ciò che ho trovato mi ha soddisfatto.
Soprattutto, niente di "positivo".
Insomma, mischiando un po' "Matteo Renzi", questo è quanto:

1) ITA morte zen 

Un po' preso per i capelli lo so, ma l'idea di trovare la parola "zen" dell'ex "amico" Letta, mi ha solleticato non poco. Che l'Italia di Renzi farà una brutta fine (noi compresi) è cosa più che probabile del resto.

2) Morte a Zenit 

Potevo tralasciarlo, ma forse è l'occasione per far tornare alla mente una tragedia o, per quelli che la ignorano, per conoscerla (soprattutto, per ricordarsi che purtroppo non finì come nel film con Pelè)

- Tremotinaze 

Questo è il più scemo. Lo ammetto. Ma anche qui, l'idea di associare Renzi a Tremotino, è stata irresistibile.
Purtroppo le lettere non mi hanno aiutato e, quindi, ho virato in una versione russo-maccheronica del nome.

- Teatro "Zemin" 

Qui inizia la saga teatrale del nostro eroe. E fa "impressione" scoprire quale nome compare sottraendo "teatro" da Matteo Renzi....e poi non dite che non è di sinistra!!!


Un ottimo modo per pubblicizzare un'associazione meritevole.

- Attore Zemin

E qui scopro che attore e teatro sono anagrammabili!
Sul politico ho già dato. Che poi Renzi sia un po' attore, sfido chiunque a sostenere il contrario.

- Manzo e Trite 

Ed infine, ecco la cucina. Del resto, Renzi ha fatto a polpette la Sinistra (purtroppo). Anche se, a pensarci bene, insieme al suo amicone di Arcore, il nostro "sindaho" ha fatto della politica "carne di porco" e non di manzo!

- Trote e manzi 

E chiudiamo con questa immagine che unisce in un tragico parallelo due giovani della politica. Il primo, giovanissimo, è già scomparso causa laurea comprata in Albania.
Il secondo, in pieno delirio di onnipotenza, ha l'occhio bovino ed è destinato al macello (il nostro!).


Potevo fare meglio, lo so.
Ma oggi  ho mal di testa e mi devo accontentare.
Saluti