martedì 28 febbraio 2012

LUCA ABBA' E LA PUBBLICA SICUREZZA

Ai tanti "anti-buonisti" che ciancicano i loro indegni giudizi ("Abbè non è un eroe", "non facciamone un eroe", "solo un cretinetti", "ma adesso non facciamone un martire", "i No Tav si fanno il martire", ecc ecc) faccio presente un'umile considerazione.

Dimentichiamo solo per un momento gli schieramenti politici, le motivazioni, le contrapposizioni ideologiche e tutto quanto tiene lontano anni luce chi la pensa come me e chi invece riesce a dire che Abbà è solo un "cretinetti". 
Cerchiamo di guardare la cosa da un altro punto di vista.


La pubblica sicurezza dovrebbe essere volta al salvaguardare l'incolumità del singolo cittadino, a prescindere da qualunque altra motivazione.
Mi spiego meglio. 
Se anche senza motivo (o con un motivo sbagliato), un giorno dovessi appendermi ad un traliccio, minacciando di buttarmi di sotto, la pubblica sicurezza dovrebbe tentare in tutti i modi di salvaguardare la mia incolumità, salvandomi anche da me stesso e dal mio gesto sconsiderato.
O almeno questo secondo me dovrebbe essere lo scopo della pubblica sicurezza: garantire l'incolumità delle persone senza se e senza ma (intendiamoci, non parlo solo della Polizia. Con pubblica sicurezza intendo tutti quelli che, in nome dello Stato, prestano servizio di sicurezza, assistenza e soccorso ai cittadini).


Ma mentre è chiaro che se la mia volontà è quella di buttarmi di sotto, tutto diviene drammaticamente più difficile, (pur non venendo meno gli obiettivi di chi tenta di salvarmi), cosa molto diversa è se la mia è solo una protesta. Perchè allora il come si tenti di farmi scendere diviene a questo punto fondamentale. Se un rocciatore della polizia inizia a salire sul traliccio per prendermi e per portarmi giù, mentre io minaccio di toccare i fili dell'alta tensione e se poi, purtroppo, accade proprio questo, e cado rovinosamente al suolo, davvero la pubblica sicurezza ha salvaguardato la mia incolumità in modo totale?
Se Abbà non avesse avuto alcun motivo per salire sul traliccio, i giornalisti l'avrebbero additato come "un cretinetti"? Non credo. Avrebbero evitato i compartimenti stagni delle contrapposizioni ideologiche, mostrando quanto meno pena e rispetto per un uomo gravemente ferito.
Fosse stato un tentato suicidio o, semplicemente, il gesto sconsiderato di una persona con problemi mentali, oggi sui giornali ci sarebbe un trafiletto in 6 pagina, condito di umana pietà.
Ma visto che Abbà per i giornalisti in questione è un simbolo di contrapposizione politica, allora ecco che il suo gesto viene usato in modo schifosamente cinico.

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