Se il giornalista che ha realizzato quel servizio (il bravo Formigli) per assurdo avesse invitato a non comprare un'auto Fiat, elencando una serie infinita di calunnie contro un loro prodotto, i 7 milioni di risarcimento (ai quali è stata condannata la Rai) sarebbero comunque eccessivi.
Figurarsi se possono essere giustificati per un servizio nel quale non sembra ci sia niente di così grave.
Formigli ha mostrato il confronto di 3 auto (tra le quali un'Alfa Romeo), segnalando tra l'altro di aver ottenuto lo stesso risultato già riportato su Quattroruote. La cosa che più fa male è proprio questa. La Rai non è stata condannata per un servizio giornalistico nel quale si è dichiarato il falso ma, per quanto sembra, per il solo fatto di aver mostrato dei risultati di un test che, a parere della Fiat, è risultato parziale e lesivo del proprio prodotto.
In ogni caso, vi invito a leggere l'articolo scritto proprio da Formigli (vi allego sotto il link), perchè spiega bene i motivi della condanna.
Le sentenze come sempre non si giudicano. Certo però che da oggi, dopo questa condanna, sarà più difficile vedere in TV servizi giornalistici d'inchiesta.
Nell'Italia dove gran parte del giornalismo sguazza nella macchina del fango, fa male vedere condannato un giornalista bravo e corretto come Formigli.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/21/io-la-rai-e-fiat-tanti-saluti-al-diritto-di-critica/192810/
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