giovedì 31 gennaio 2013

LA STORIA DI SILVIO RIDGE FORRESTER

Avete avuto una giornata triste?
Siete affranti per qualcosa?

Stasera la dritta per sollevarvi il morale cerco di darvela io.
Prendetevi 10minuti e andate a leggervi la "biografia" di Rigde Forrester su Wikipedia.
Ma si che lo sapete chi è: è il mascellone di Beautiful!

Vi avviso però che l'effetto dura poco.

Dopo un pò vi tornerà la scimmia (della tristezza) nel pensare che storia improponibile si siano sciroppati i milioni di italiani che da 20 anni vedono quell'oscena soap opera.
Fare il paragone con il berlusconismo è un attimo.Una storia pateticamente falsa, eppure milioni di italiani se la bevono da 20 anni!



mercoledì 30 gennaio 2013

LA LETTERA DELLA RIMONTA

Anche per queste elezioni, ancora una volta, i peones berlusconiani avranno il loro sempre ottimo "kit del candidato azzurro". Non sapete cos'è?
Come no!
E' tipo il cestino comprato da Fantozzi sui binari, col polletto di plastica.
Un kit nel quale sono riportati i mantra APDM ma anche consigli di natura "estetica", mentine per l'alito e filo interdentale!
Per chi volesse rinfrescarsi la memoria, ecco un bel articolo del 30 aprile 2003 (sic!) che ne parla ampiamente.
Ma il pezzo forte di quest'anno è la "lettera della rimonta".
Una specie di catena di Sant'Antonio in salsa politica.
Perché ci meritiamo tutto questo?
Povera Italia!


BERLUSCONI AL TG3

Ho appena visto Berlusconi al TG3 della Berlinguer.
Non lo sopporto più!
Un mare di promesse, pacchi di pasta per gli elettori, luoghi comuni, bugie, ricostruzioni farlocche e le "vere" motivazioni per l'acquisto di Balotelli: "Mario ha fatto due goal facendo piangere i tedeschi, l'altro Mario (Monti) ha fatto due goal (l'imu e ?) e ha fatto piangere tutti gli italiani (ah ah ah).
Ma basta!
Non lo sopporto più!

martedì 29 gennaio 2013

IL PASSATO PROSSIMO VENTURO

Se è vero che si è sempre critici con il proprio oggi e teneri col proprio passato, immagino che analoga distorsione emotiva valga per i periodi storici dei quali si ha notizia solo attraverso lo studio dei libri e delle tracce lasciate dai nostri antenati. Spesso mi capita di riflettere sulla mia insoddisfazione latente, derivata dal fatto di non sentirmi soddisfatto del periodo storico nel quale il caso ha deciso di farmi vivere, e di immaginare la felicità di ritrovarmi catapultato in pieno medioevo, nella Magna Grecia o nell'Antica Roma. Poi sorrido della mia ingenuità, confutando rapidamente la mia tesi.
Davvero sarei più felice in un mondo fatto di fame, violenza, malattie mortali come l'influenza (sic!), ignoranza e dove la vita media non supererebbe i trent'anni?
Davvero sarei più felice?
No.
La verità è che se fossi nato nel medioevo, sarei semplicemente un uomo medievale.
La Terra sarebbe piatta ed io sarei terrorizzato dai diavoli dell'inferno che mi fissano dal giudizio universale affrescato in chiesa.
Tutte le mie elucubrazioni non hanno senso per il semplice fatto che sono viziate dall'oggi. 
Tornassi indietro con tutto quello che so oggi, certo che sarei felice.
Mi rapporterei con chi è indietro di mille anni e per di più sapendo anche cosa accadrà.
Ma è chiaro che questa analisi è priva di senso.
E poi perché le stesse errate valutazioni non riesco a rivolgerle per il futuro?
Perché nel medioevo si e nel 3000 no?
Perché sorrido al passato e serro le labbra al futuro?
Forse perché so quello che è stato mentre ignoro quello che sarà?
Viviamo al meglio delle nostre possibilità. 
Dovremmo guardare al passato per non ripetere gli stessi errori di chi ci ha preceduto, vivendo il presente in modo da dimostrare questo assunto nel futuro.
Ieri è stato, domani sarà ma è solo oggi che sono.
Posso esimermi dalla chiusa di Lorenzo il Magnifico?
Certo che no....

"Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: del doman non v'è certezza" 

NB: devo smetterla di mangiare pesante la sera ma giuro che se dovessi tornare indietro, implorerei Leonardo da Vinci di non portarsi in Francia la Gioconda!


lunedì 28 gennaio 2013

E' ORA DI FINIRLA CON LA NOSTALGIA DI MUSSOLINI

Mussolini è stato uno schifoso criminale.
Un dittatore spietato.
Ha privato milioni di italiani della libertà, spingendo il paese in guerra e per questo causando migliaia e migliaia di morti.
Ha sostenuto il criminale Hitler, aiutandolo nell'atroce progetto di distruzione del popolo ebraico con deportazioni e campi di concentramento (anche in Italia!)
Ha prodotto le leggi sulla razza (vergogna!)
Ha ordinato persecuzioni contro cittadini inermi, attuate con squadracce di esseri indegni e vigliacchi che, tra gli altri, hanno ucciso Giacomo Matteotti.
Ha invaso altri paesi, con l'intento di perseguire politiche coloniali SCHIFOSE.
E' scappato come un coniglio, travestendosi per non essere riconosciuto ma, fortunatamente, è stato acciuffato al confine.
Si è macchiato di crimini talmente beceri ed inumani che QUALUNQUE COSA DI POSITIVO POSSA AVER FATTO E' DEL TUTTO INSIGNIFICANTE.
Se poi in tutto questo schifo ha anche bonificato qualche palude e costruito qualche ponte, beh dire "ha fatto anche cose buone" fa ridere i polli!
Anche il mostro di Firenze avrà detto buongiorno a qualcuno ma non per questo si può dire che ha fatto cose buone.

E' ORA DI FINIRLA CON QUESTA STORIA DEL MUSSOLINI CHE HA FATTO ANCHE COSE BUONE.
BASTA.
E' STATO SOLO UN FOTTUTO CRIMINALE.

domenica 27 gennaio 2013

LUI DORME, TU SVEGLIATI ITALIA!

Oggi, 27 gennaio 2013, alle commemorazioni del Giorno della Memoria.


LUI DORME, TU SVEGLIATI ITALIA!

IL GIORNO DELLA MEMORIA

L'orrore dell'Olocausto è talmente profondo dal non poter essere compreso mai completamente.
Ogni volta che cerco di addentrarmi in questa cupa e atroce manifestazione di violenza, leggendo e documentandomi, scopro sempre un orrore senza fine.
Da poco ho finito di leggere il libro dal titolo "Pianificazione e tecnica di un genocidio" di Gianni Moriani,   restando attonito da dettagli  che restituiscono il cinico tecnicismo dei distruttori, ma anche le colpe dell'indifferenza di chi faceva finta di non vedere i treni merci carichi di esseri umani o le ciocche di capelli che volavano sulle strade insieme a quella strana e nera fuliggine.

E' da questo libro che ho estratto e vi riporto 3 passaggi tra i tanti che descrivono l'orrore.

"Al deportato, prima di partire dalla sua terra di origine, le SS consigliavano di portare con sé i suoi valori e le sue pellicce, perché doveva rifarsi una vita nei freddi paesi del nord.Ma appena giunto nei Lager, tutti i suoi beni venivano sequestrati, dopo la selezione una rasatura lo privava anche dei capelli e,infine, dopo la gassazione gli venivano strappate pure le protesi dentarie d'oro"

"Il capo del WVHA, SS-Gruppenfurer Pohl, ha disposto che in tutti i capi di concentramento sia effettuato il recupero dei capelli umani. I capelli verranno trasformati in feltro industriale,previo avvolgimento in bobine. I capelli di donna permettono la fabbricazione di pantofole per gli equipaggi dei sommergibili e di calzature di feltro per la Reichsbahn(le ferrovie))

"Quando i russi liberarono Auschwitz, nelle baracche che i tedeschi non avevano fatto in tempo a distruggere, trovarono tra l'altro:
- 70 quintali di capelli femminili;
-5.525 paia di scarpe femminili e 38.000 maschili;
-384.820 abiti da uomo;
-e poi montagne di pennelli da barba,spazzolini,pettini,occhiali,protesi,valige,ecc"

Non dimentichiamo. Mai.
Perché non accada più.


NB: l'ennesimo elogio che mister BungaBunga ha fatto al criminale Mussolini, nel giorno della Memoria e dal binario 21 di Milano, mentre tutti commemoravano le vittime della Shoah, è una vergognosa profanazione che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, restituisce il valore del personaggio in questione. Nessuno!

sabato 26 gennaio 2013

RIPENSANDO A GUGLIELMO DA BASKERVILLE

Oggi mi è tornata in mente quella scena nella quale Guglielmo viene fuori dalla biblioteca in fiamme, mettendo a rischio la sua stessa vita per salvare il maggior numero di libri dalla distruzione.
Facendo le debite e imparagonabili proporzioni (non ridete), ero nella mia biblioteca preferita per consegnare un libro quando, con mia grande sorpresa, ho visto passare dal corridoio principale 4 o 5 persone incredibilmente cariche di libri, con un'aria svagata tendente alla felicità (come tanti piccoli Guglielmo da Baskerville appunto).
Nel puntare dritto verso di loro, ho visto che il flusso continuava e poi il cartello sul muro: "mercatino del libro usato".
Un'intera stanza carica di libri al costo di 1, 2 e 3 euro.
Decine e decine di "drogati" che frugavano avidamente negli scaffali, alla ricerca della loro perla o comunque di un libro da "salvare" e io tra loro.
Persone che non si conoscevano e che a qualche metro da quella stanza non avrebbero neanche accennato un saluto distratto, erano lì a scambiarsi consigli, a raccontare le loro emozioni su questo o quel libro e a cercare un modo per portarne fuori il maggior numero.
Il mio piacere è collassato in estasi quando, tra infinite pepite d'oro, ho trovato i libri di scacchi. 
L'indimenticabile libro di Bobby Fischer (60 partite da ricordare), il trattato di Max Euwe, i finali di Grigorjev e molti altri (tutti a 1 euro!).
La passione degli altri cercatori, i loro commenti complici,  il tenere tra le mani libri a me così cari e l'atmosfera avida di pace hanno innescato quello stato di meraviglia disorientata descritta così bene da Stendhal. Dite che sto esagerando?
Non credo.
Certo, la biblioteca non era in fiamme, ma l'idea che i libri invenduti finissero ad ingiallire nell'umido di qualche magazzino hanno innescato anche in me la "sindrome di Guglielmo".
Ne ho portati via solo 6 (pentendomi amaramente per l'esiguo numero dopo aver fatto solo pochi passi),  ma si sa che la vita è fatta di scelte.
Solo per citarne qualcuno, ho lasciato per esempio libri come "il re degli scacchi"di Zhong Acheng (potrò mai perdonarmi?) e "vita di Pi" di Yann Martel (povero Piscine Molitor Patel, abbandonato in un ripostiglio dopo il naufragio con una tigre del bengala!). Ma erano tantissimiiiiiiiiiiiiii!!!!!

vabbè va...che è l'una e mezza di notte!
(vi lascio qualche foto della mia esperienza)

(ecco la biblioteca col suo "mercatino dell'usato")


(ecco uno dei tanti "cercatori di rarità-oculi de vitro cum capsula" come me oggi "salvavano" libri.




MPS: ENNESIMO SCANDALO D'ITALIA

Ci sono poche parole per commentare quello che è solo l'ennesimo scandalo d'Italia: CHE SCHIFO!
Ma purtroppo il moto di indignazione del popolo finirà come sempre nel nulla.
E' qualche tempo che raffreddo i miei impulsi di rabbia con tiepida rassegnazione.
I tanti poveri e onesti cittadini continueranno a pagare per una piccola e ristretta cerchia di miliardari malfattori. Potrebbero unirsi e scacciarli con un niente, ma non lo fanno e non lo faranno.
Un pastore, un bastone, qualche cane ed ecco che centinaia di pecore possono essere facilmente governate. Eppure basterebbe contarsi, unirsi, reagire.
E invece no.
La politica è marcia perché il popolo non reagisce.
La politica è marcia perché abbiamo smesso di sognare un futuro migliore.
Lo scandalo MPS non è stato il primo e non sarà l'ultimo.
Purtroppo!

venerdì 25 gennaio 2013

CORONA: UN APPROCCIO RAGIONATO ALLA FUGA

Lo stravagante e strampalato tentativo di fuga di Fabrizio Corona mi ha fatto tornare in mente quel recente film con "mono-espressione Russell Crowe", "The next three days".
In questo film, un onesto uomo qualsiasi (nella vita attore sopravvalutato, nel film medioman sfigato), grazie ai preziosi consigli di un pluri-evaso (Liam Neeson in una delle sue peggiori interpretazioni di sempre), riesce a far evadere la moglie di prigione e a scappare, facendo perdere le proprie tracce. Il messaggio del film alla fine è positivo, (la moglie è stata condannata ingiustamente), ma resta poco credibile.
In ogni caso, cerchiamo di approntare la questione fuga, confrontando i due approcci tipici della manualistica spicciola-filosofica e i due diversi punti di vista. (indicheremo con ZEN l'approccio "Lo zen e l'arte di scappare" e con Negati quello "fuga per negati").
Allacciare le cinture, si parte.

Regole di base (ad uso esclusivo di Corona) per scappare senza essere beccato:

1) il perché:

     -> Zen:
"E' proprio vero: alcuni uccelli non sono fatti per stare in gabbia; sono nati liberi e quando volano liberi ti si riempie il cuore di gioia" ("Red" da "Le ali della libertà"). Se però non sei Morgan Freeman che recita in un film, ma un condannato vero che tenta la fuga, allora l'uccello al quale devi pensare è un pappagallo. Fila ar gabbio Portobello!

     -> Negati:
"il destino è quel che è, non c'è scampo più per me" ("prof Frankestin" da "Frankenstein Jr"). Con queste poche righe non pretendiamo di instillare in te l'animo del perfetto "Papillon", ma almeno ti eviteremo brutte figure descrivendoti gli errori tipici del principiante. Ah, se hai più tatuaggi che neuroni, lascia perdere. Ti beccano con le                     valigie già all'uscita dal solarium!

2) il quando:
     -> Zen:
 Il quando è l'essenza dell'uomo. C'era un tale in Patagonia che, fuggendo da una vita sprecata a infilare cotone nelle perline, amava ripetere: "quando si scappa, si deve sempre tener presente che, più che le gambe, sono i neuroni che devono viaggiare veloci". Basterebbe questo per capire che hai sbagliato parrocchia.Uno che, nell'incedere del suo bieco vivere,  tutte i pomeriggi (appena sveglio),  dopo la doccia si passa viscido 'unguento rimirandosi allo specchio per qualche ora, per poiimpegnare quel che  resta del suo tempo tra palestre, solarium, donnine, ricattatori e ricattati,
non può scappare. Potrebbe zappare la terra, se ne fosse capace.

     -> Negati:
La prima regola della fuga è rispettare i tempi. Se sei nel solarium alle 12 e ti sei tenuto
libero la mattinata per non fare una cippa nel pomeriggio, punta alla sera. La sera le luci
sono fioche come le menti, soprattutto se sei un assiduo discotecaro. Anzi no, aspetta    
l'alba. L'inizio del giorno risveglia energie inaspettate in ognuno di noi. Ma chiederti di
svegliarti all'alba sarebbe un supplizio peggiore di quello del carcere. Suonano al citofono:
è la "madama"....butta via tutto...butta via tutto!


3) il come:
     -> Zen:
"Non darmi del pesce ma insegnami a pescare". Fabry,  Se non fossi schiavo di questa
massima, giuro che ti darei un passaggio fino a Chiasso. Ma il come è qualcosa che va
ricercato in noi stessi. No. Se la prima cosa che hai pensato è "scappo con la Bentley",
non sei sulla strada giusta. Guardati dentro. Cerca la strada. Usa la "forza". Ok, ho
scherzato. Buttati giù e fai un pò di addominali, poi lascia fare al caso. Unico consiglio:
niente occhiali alla "Lapo" ed evita di fare il lumacone con ogni cassiera d'autogrill vantandoti
di essere piripì e piripò.

     -> Negati:
Prima regola del come: non c'è un come. Che tu sia Macgyver o Paperoga, ogni fuga è
un'armoniosa melodia fatta di dettagli. Osserva, cerca gli errori del sistema. Evita le
autostrade, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie. Chiama piuttosto un taxi. Hai fatto? L'hai
 chiamato? Si? Di già? Allora immagino che tu abbia usato il tuo cellulare per
 chiamarlo...sei fatto bello! Non c'è un come, ma se ci fosse non sarebbe per te.

Queste le prime regole di base.
Ma ormai, visto l'epilogo (soli 4 giorni di fuga), direi che il nostro eroe sia stato all'altezza del suo "parco neuroni".



Statevi bbuono!

mercoledì 23 gennaio 2013

LA BANDA ALLARGATA

Finché il padre padrone d'Italia, il reuccio di Arcore, avrà interesse nelle TV, scordiamo la banda larga.
Senza questo losco figuro, l'Italia sarebbe tecnologicamente avanti di almeno 20 anni.
E invece siamo ancora fermi agli anni '80, con la TV che condiziona ed indirizza le scelte tecnologiche di questi cialtroni.
Gran parte del paese ha una connessione internet vergognosa e l'unica banda è quella dei lestofanti nelle liste elettorali...la famosa banda allargata!
Se solo gli italiani aprissero gli occhi...

martedì 22 gennaio 2013

SONO UN QUALUNQUISTA

Mi arrendo!

Mani in alto a mostrare i palmi, torvo e ingrugnito come solo un vero colpevole sa essere, mi consegno al vostro severo giudizio.
Si, è vero: sono un qualunquista.
Non un mitomane.
Ho le prove di quanto affermo.
Sono un qualunquista perché non sopporto più l'opinione pubblica matrigna con i deboli, madre affettuosa con i farabutti.
Sono un qualunquista perché, pur vivendo in un paese martoriato dalla "spintarella", dalla "bustarella", dall'aiutino e dal nepotismo, credo ancora nella meritocrazia.
Sono qualunquista perché credo che la legge debba essere uguale per tutti.
Sono qualunquista perché ogni giorno faccio il mio dovere non sentendomi per questo un eroe.
Sono un qualunquista perché provo assoluto disprezzo per i politici disonesti e per chi li sostiene.
Sono un qualunquista perché credo nell'uguaglianza degli uomini.
Sono un qualunquista perché riesco ad essere razzista solo con i razzisti.
Sono un qualunquista perché credo nella scienza e nell'uomo e non nei falsi dei che adoriamo.
Sono un qualunquista perché per me gli eroi sono Falcone, Borsellino e tutti i Servitori dello stato che hanno dato la vita per la lotta alla criminalità.
Sono un qualunquista perché credo che il maschilismo che pervade la nostra società sia una vergogna assoluta.
Sono un qualunquista perché credo nell'onestà.
Sono un qualunquista perché non riesco a ridere alle barzellette volgari di chi da venti anni governa da sovrano incapace e indegno un popolo dormiente, sciaguratamente indifferente o colpevolmente complice.
Sono un qualunquista perché credo che l'Italia meriti un popolo migliore.
Sono un qualunquista perché spero e anzi credo che gli italiani che verranno saranno migliori di noi.

Sono un qualunquista e ora chiudetemi in cella  e buttate la chiave.

ONOREVOLI? MA DE CHE!

Cosa ci sia di onorevole in questa gente resta (e resterà) un mistero.
Ad un mese dalle elezioni non basta un treni merci di Malox per tamponare il mal di stomaco.
Nani, ballerine, pupi,pupari, briganti. Anche questa volta non ci faranno mancare niente.
Il perché gli italiani accettino supinamente questo schifo somma mistero a mistero.
L'unica cosa chiara è il perché si siano tenuti la legge elettorale porcata.
Meritiamo tutto questo?
Evidentemente si.

lunedì 21 gennaio 2013

PENSIERI BASSO- EVOLUTIVI, STRATEGIE DI SOPRAVVIVENZA


Ci penso spesso. Forse troppo spesso.
Eppure mi affascina immaginare quale sarà l'azione, intrapresa o meno, che sarà il principio della fine. Fatalità. Oscuro disegno del destino.Ogni giorno affrontiamo decine e decine di bivi, imboccando distrattamente una direzione, senza pensare alle conseguenze.
Una vita di scelte, fatte o non fatte. 
Ci spingiamo inesorabilmente verso la resa dei conti, sia essa improvvisa, sia raccordata ad una lunga vecchiaia.
Ognuno è vittima e carnefice del proprio destino.
Ognuno gioca la sua partita con le carte che gli avrà fornito la sorte. Certo, c'è chi pur avendo poco o niente in mano riesce a bluffare e a sbancare il tavolo. Ma si tratta di qualche serata. Alla lunga, nel casinò della vita si perde tutti.
Invidio quelli che ripongono fiducia nell'altro mondo, speranzosi di raccogliere la pace dell'anima quando avranno lasciato il loro corpo. Più semplicemente, cinicamente se volete, penso invece che non siamo altro che entità biologiche con un principio e con una fine. Punto. L'immortalità dell'anima passa attraverso il ricordo. Ma anche lì è solo una questione di tempo.
Basti pensare che, pur non avendone una prova evidente, sul nostro pianeta possono essersi sviluppate in passato civiltà progredite come la nostra e anche di più, dissolte nel nulla. Niente di artificiale è eterno. Acciaio, calcestruzzo, pietra, tutto torna polvere. 
Pressione e tempo. Serve solo questo. 
Anche le mastodontiche piramidi d'Egitto scompariranno.
L'altro giorno uno "guglia" della Grignetta è collassata. Era lì da quanto? 
Permiano? Triassico? 
Eppure 200 metri di roccia compatta sono venute giù in un attimo, con un rombo di tuono.

Abbiamo sempre dato per scontato che le tracce dei primi ominidi raccontino l'origine dell'uomo su questo pianeta. Questa tesi ha le stesse probabilità di quella che immagina civiltà tecnologicamente avanzate distrutte forse da guerre nucleari(?) e cancellate nell'oblio.
Riempiamo la nostra vita di appendici, nella speranza di dimenticare la nostra sola spinta biologica: la conservazione della  specie. 
Per quanto questo ci possa far rabbrividire, non siamo molto diversi dall'uomo delle caverne. Chiunque di noi abbandonato nella jungla per un mese, ammesso che resti vivo (Bear Grylls aiutaci tu!), può regredire allo stato di uomo primitivo tornando indietro di migliaia di anni. Cercare un riparo, bere, mangiare, restare vivi.
Ogni tabù, costruito in secoli e secoli di dottrina illuminata, perso in un niente. Per sopravvivere si riesce a fare qualunque cosa. Quelli che non ce la fanno sono semplicemente terminati dal processo evolutivo.
E' triste ma siamo fatti di carne ed ossa prima ancora che di intangibile anima.
Il nostro codice genetico impallidisce di fronte a miliardi e miliardi di neuroni del nostro cervello. Elaboriamo, immagazziniamo, restituiamo. Trasmettiamo ai nostri discendenti caratteri ereditari decisamente poco significativi: il colore degli occhi, quello dei capelli, le attitudini, le malattie, parte del sistema immunitario, il sorriso. Ma ognuno di noi, in partenza sano, è un mondo a parte. Saranno le infinite catene neuronali che ci saremo costruiti a determinare lo sviluppo della nostra coscienza. Esperienze, riflessioni, occhio interiore.
Si, certo, l'educazione, le regole e tutto l'indottrinamento occorso sin dalla tenera età avranno il loro peso nello sviluppo evolutivo di ognuno di noi. Alla fine però sarà la statistica a salire in cattedra.  

NB: scuserete i discorsi sconnessi  di un consumatore accidentale di crescenza avariata?

(il "Dito Dones")





domenica 20 gennaio 2013

REALTA' PARALLELE


Ci sono infinite realtà che si muovono parallele su infiniti livelli del vissuto, generate dall'infinite scelte che si compiono istante dopo istante.
Analizziamo tre realtà di uno stesso fenomeno.

Realtà n.1
C'è un mondo nel quale un sindaco di un'importante città del Nord Italia, per esempio Parma, è dello stesso schieramento politico del Presidente del Consiglio dei Ministri.
C'è una prostituta d'alto bordo che conosce e frequenta il sindaco in questione.
La prostituta punta in alto e, approfondendo l'amicizia col sindaco, può conoscere il Presidente del Consiglio.
L'art.54 della Costituzione è disatteso.
Realtà n.2
C'è un mondo nel quale un sindaco di un'importante città del nord Italia, per esempio Parma, è dello stesso schieramento politico del Presidente del Consiglio dei Ministri.
C'è una prostituta d'alto bordo che conosce e frequenta il Presidente in questione.
Il sindaco  punta in alto e, avvicinatosi di proposito alla prostituta, può conoscere il Presidente del Consiglio.
L'art.54 della Costituzione è disatteso e disonorato.
  
Realtà n.3
C'è un mondo nel quale un sindaco di un'importante città del nord Italia, per esempio Parma, è dello stesso schieramento politico del Presidente del Consiglio dei Ministri.
C'è una prostituta d'alto bordo che tenta di avvicinare il sindaco e/o il Presidente del Consiglio ma viene gentilmente invitata dagli stessi a cambiare vita. Il sindaco e il Presidente, ognuno indipendentemente, allertano le strutture preposte dallo Stato per aiutare persone in difficoltà (e non si parla solo di soldi).
L'art.54 della Costituzione è onorato. 
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Tutte e 3 queste realtà si muovono parallelamente su piani differenti.
I fortunati vivono la realtà n.3, gli sfortunati la realtà n.1, i tremendamente sfortunati la n.2.
Io, evidentemente, sono tremendamente sfortunato. 

LE FINTE LACRIME DEL PREFETTO

Fatico davvero  a commentare questa vicenda.
Credo di non riuscire a trovare un termine adeguato all'ignobile ed inumano cinismo che traspare nelle intercettazioni.
E se per l'altra famosa intercettazione (quella degli affaristi che ridevano la notte del terremoto) ho provato orrore, per questa sono completamente inerme.
Fino a che punto ci si può spingere?
Quanto in basso si può arrivare?
Interdizione dai pubblici uffici? Una persona che nella tragedia dell'Aquila può fingere lacrime a favore di telecamere, raccontando la cosa tra le risate,si  è già interdetta da sola dall'umanità.

sabato 19 gennaio 2013

LISTE ELETTORALI

In queste ore i nostri politicanti stanno completando le liste.
Volevo avvisarli che i seguenti soggetti, certamente ambiti per i loro listini bloccati, sono purtroppo per loro non disponibili:

- Jack the ripper;
- il canaro;
- Al Capone;
- Il mostro di Milwaukee;
- il mostro di Firenze;
- Attila;
- Vlad Tepes l'impalatore;
- Hannibal Lecter;

dovranno accontentarsi di pescare nella nutrita schiera di mafiosi, corrotti, tangentari, xenofobi, ladri, evasori, sfruttatori della prostituzione minorile, ricattatori, spacciatori, mignotte e trafficanti d'armi.

ETICA DEI VIAGGI NEL TEMPO

In questo post lasciamo perdere le implicazioni fisiche e i limiti tecnologici della questione,per occuparci non del come ma del perché.
Ammettiamo insomma di aver davvero realizzato una fantastica macchina del tempo e di poterla usare ma per un numero limitato di viaggi (diciamo una decina).
Che fare?
Come iniziare?
Passato o futuro?
Cedere all'egoismo e sfruttare qualche viaggio per arricchirsi col famoso "metodo dell'almanacco delle scommesse sportive" o sollevarsi dalla nuda terra anticipando (e quindi evitando) qualche sciagura?
Si ma quale?
L'Olocausto, Le Torri Gemelle, la Strage di Bologna, il DC9 di Ustica, l'eccidio dei Valdesi di Guardia Piemontese, Piazza Fontana, il Ruanda, l'Armenia?
Già il fatto di alzare il sopracciglio nell'analizzare le stragi che ho scritto e l'ordine che ho scelto, dovrebbe far capire quanto sia complicata la cosa. Ho elencato queste tragedie a caso, così come vi venivano in mente, senza pretendere di stilare una classifica di "importanza".
Ma il problema si pone.
Ammesso di riuscire davvero ad evitarle (non si tratta solo di tornare nel passato, ma anche di trovare un modo per essere convincente), come scegliere?
Sicuri di non farsi condizionare dal fatto di essere nati a cavallo del 2000?
Sicuri di non percepire come più gravi i drammi a noi più vicini temporalmente?
Davvero una strage medievale sarebbe considerata da noi alla stregua di una tragedia moderna?
Altro che Asino di Buridano, qui si rischia di impazzire.
Ma le implicazioni continuano.
Ammettiamo che riusciate a scegliere e corriate ad avvisare il "chi" nel "quando", riuscendo ad essere creduti. Siete sicuri che qualcuno dei poveri cristi che doveva morire nella strage e che invece voi avete salvato non divenga a sua volta l'avo di qualche futuro tiranno?
Siete sicuri che le vostre ingerenze nella storia non determinino un peggioramento?
boh...come si fa a dirlo?
Qualcuno potrebbe dire: intanto evito dei morti certi. Il fatto poi che da qualche sopravvissuto possa nascere in discendenza un nuovo "Hitler" resta ipotetico.
Boh...
vabbè...ora devo uscire. il discorso continua.





venerdì 18 gennaio 2013

SUI LUOGHI COMUNI DELL'ERA DEL CAIMANO

Sono anni (20!) che combatto politicamente contro i sostenitori/adepti del Caimano e, come il giapponese nella jungla, continuo a battermi anche a guerra finita. Perché una cosa è certa:il nemico è finito.Non piegato dagli scandali o dai crimini che ha commesso,ma più semplicemente dalle nottate brave, dall'abuso di viagra e dall'inesorabile avanzare degli anni (hai voglia a fare lifting).

In questo tempo immane, pur con qualche distinguo, le "contestazioni" che mi sono state rivolte dai caimanini si contano sulle dita di una mano.
Luoghi comuni ciancicati a pappagallo, inculcati (si, proprio inculcati) dalle TV del padrone.

Ma vediamoli:


1) i migliori alleati del Caimano sono gli anti-caimano.

Ecco, questa credo sia la cazzata più grossa che ripetono. Se così fosse, perché il Caimano si prenderebbe la briga di epurare quelle poche voci fuori dal coro? Perché quando un giornalista lo attacca (esclusi quelli de Il fatto, Repubblica e l'Espresso), poi scompare o quasi dalla scena?
Non parliamo poi dei giornalisti TV. E perché poi il Caimano si lamenta sempre dei giornali e delle TV che lo attaccano?
I migliori alleati del Caimano sono quelli che lo votano!
Punto.
Gli altri ne pagano solo le conseguenze.

2) Il Caimano potrebbe andarsene alle Cayman a godersi i suoi soldi e invece, da leone combattente qual è, si butta nella mischia in prima persona
Certo. Come no. E le aziende di famiglia? E i figli? Senza la "protezione" politico/mediatica/affaristica il suo impero sarebbe sbranato in una manciata d'anni. Un combattente vero non bara. 

3) Il Caimano con la politica non si è arricchito.   
Se, come no!
Quando è "sceso" in politica, le sue aziende erano sul lastrico). Dopo la vittoria del '94 in poco tempo ha coperto i debiti e raddoppiato il capitale..se questo non è arricchirsi con la politica!
Il resto sono solo chiacchiere della propaganda.

4)Il Caimano è un uomo che si è fatto da solo. Un uomo del popolo.
Dopo tanti anni, ancora non ci ha detto dove abbia preso i soldi per iniziare (il famoso miliardo di vecchie lire). Andate pure voi in banca con in mano niente e qualche canzone francese e vedrete quanti soldi vi daranno. L'unica cosa che l'accomuna al popolo è quella che io chiamo "sindrome del Marchese del Grillo". Solo che lui nella storia è il marchese e noi nun semo un cazzo!

5)ogni volta che scende in politica i giudici si svegliano e lo indagano per qualcosa.
Credo che sia vero il contrario. E' lui che approfitta della politica per farsi scudo dai tanti processi che lo attanagliano, essendo naturalmente un criminale incallito, recidivo, pervicace.

6) tu al suo posto faresti lo stesso.
E qui di solito parte un vaffa verso il pirla che mi ha detto questa porcheria.
No. Io al posto suo non farei lo stesso. Il fine non giustifica i mezzi. Mai.
Fossi in lui confesserei tutto, mi pentirei e cercherei di usare i pochi anni che mi restano per tentare l'impresa impossibile di riabilitare almeno in parte il mio nome. Ecco, quello sarebbe il vero miracolo italiano.

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saluti dal bar

Ricordate che quest'anno, per gli elettori che gli daranno ancora il voto, presso tutti i comuni può essere ritirato il certificato di "coglionazzo patentato e certificato".


giovedì 17 gennaio 2013

QUESTI FANTASMI

C'è sempre un prima e un dopo, quasi mai un durante.
Vi ho già raccontato dei fenomeni che ho osservato per anni nella mia casa precedente?

Ma si dai.
Per chi si fosse perso il post con lo "spiegone", provo a ricapitolare..
--------PRIMA--------------


Fino a 2 anni fa vivevamo in un'altra ala di questa vecchia struttura del XIII secolo che, nella sua lunghissima storia, è stata tutto o quasi per il piccolo paese dove vivo attualmente. 
Convento, lazzaretto, carcere, tenuta signorile, centro di cultura, tutto.
Chiesetta, chiostro, pozzo, vecchio campo santo (dei monaci), biblioteca antica, affreschi medievali, tinte cupe, umido, muri scrostati e un'atmosfera gotica degna del Nome Della Rosa.
E un mare di scricchiolii e di rumori.
Nel vecchio appartamento i fenomeni "strani" erano iniziati quasi subito.
All'inizio piccole cose, semplici distrazioni. Forse.
Poi però le distrazioni iniziarono ad essere tante, troppe.

Luci che si accendevano/spegnevano a caso, oggetti spostati, TV e radio che giocavano da sole con i canali, porte che si aprivano/chiudevano da sole, bisbigli, voci, nenie infantili e passi nella notte.
Da ateo totale, fedele solo alla scienza, iniziai semplicemente ad osservare i fenomeni, con la curiosità dello "scopritore" e senza alcuna paura (ricordate quel vecchio adagio "si deve avere paura dei vivi,non dei morti"?).

Non ero un visionario (non ero il solo a sentire "cose"). 
Dai "dati" raccolti, riuscii anche a farmi un'idea della cosa: in casa avevamo almeno 3 spettri. Una vecchia signora dalla voce roca, una bambina petulante (..pardon) e un uomo lamentoso (...). 

Di giorno assenti, comparivano nella notte e senza una regola precisa. A volte tutti e 3 insieme, altre volte in ordine sparso. La vecchia bisbigliava sempre. La bambina alternava pianti strazianti a risatine acute. L'uomo pregava a bassa voce, si lamentava sommessamente e, per fortuna raramente, urlava di rabbia.
Parlavano raramente tra loro, quasi sempre da soli. Mai con noi. 
Per mesi ho lasciato un foglio ed una penna sul tavolo della cucina, nella speranza che scrivessero qualcosa. Niente. L'unico contatto visivo grazie ad una foto (ne ho scattate a centinaia, ma solo in una si vede qualcosa). Dietro un angolo della cucina,  una faccia sfocata e bianchissima (la vecchia?).
Il tutto andò avanti per anni e ormai ci sentivamo una grande famiglia. Esattamente come nel film "the others", ci dividevamo semplicemente l'appartamento. Noi vivevamo il giorno, loro la notte. 
C'era stato un prima, ci fu un dopo.
Il giorno del trasloco chiusi la porta con la certezza di lasciare alle mie spalle quelle povere anime.

--------DOPO------------
Da due anni viviamo nell'altra ala e senza problemi "strani".
Ma purtroppo la settimana scorsa è successo qualcosa che mi fa temere il peggio.
Appena sveglio ho piazzato la macchinetta del caffè sul fornello, l'ho acceso e sono andato a farmi una doccia veloce. L'acqua a 60°C gradi come piace a me, a spellarmi vivo, un fiume in piena sulla testa e un mare di vapore. E' stato solo un attimo, ma qualcuno mi ha chiamato. 
Una voce roca.
Tornato in cucina ho trovato la radio accesa e la manopola del gas girata (niente caffè).
Posso aver anche girato io la manopola inavvertitamente prima di fare la doccia, ma la radio?
E la voce?
Sono tornati.

-------DURANTE------
C'era stato un prima, ci sarà un dopo ma qui, tra bisbigli e voci, c'è anche un durante.
E lo vivo io.
Al pensiero di essere svegliato in piena notte dalla canzoncina di una bambina, da una vecchia che ripete il rosario o da un uomo che litiga non so con chi, mi viene da star male.
Ma se sono davvero tornati, questa volta cercherò di capire davvero. Visto che il primo contatto ora c'è stato, spero di farmi raccontare la loro storia e i motivi per i quali sono bloccati in questa dimensione.

NB: Le ricerche che ho condotto in passato mi hanno fatto venire i brividi. Morti di peste, monaci seppelliti, fatti di sangue, segrete, carcerati, monatti, suicidi ed chissà quanti altri drammi. Queste vecchie mura trasudano morte. 
L'aggravante è che ho scoperto che nel nuovo appartamento fino a pochi anni fa viveva un'anziana signora poi morta e ritrovata dopo più di un mese. 
Non è vero ma ci credo.

VI AGGIORNO





mercoledì 16 gennaio 2013

QUELLA VOLTA IN CUI

Ero su un cargo battente bandiera liberiana e avevo un biglietto per l'inferno.
Sguattero a tagliare patate,mi ritrovai un coltello piantato nella pancia e solo perché avevo contraddetto il cinese ciccione aiuto qualcosa. Sentivo la vita fluire dal mio corpo, come a rincorrere quel fiume di sangue che straripava dalla mia pancia. Ho sempre pensato che i momenti di puro terrore siano quelli nei quali un uomo tira fuori la comicità più brillante e fantasiosa, ancorché totalmente inutile. Insomma, sembravo un'idrante caricato al sangue e stavo lì a pensare: ma il  fegato è a destra o a sinistra?
Ero spacciato.
Poi accadde. 
Iniziò con un fremito leggero. Un tonfo sordo. Mi girava la testa e stare in piedi non era semplice con tutto quel sangue viscido sul pavimento. Il mio. Un dettaglio mica male.
La stiva delle endorfine era quasi vuota e il mio cervello non sapeva più cosa spararmi in circolo per farmi credere che me la sarei cavata. E' sempre così. Sai che sei spacciato, ma il tuo cervello ti spara in vena una vagonata di sostanza rilassanti/orgasmiche, e solo per farti stare calmo. 
Miliardi di neuroni (pochi quelli usati) a venderti pentole col fondo alto 1cm e a regalarti l'attrezzo ginnico che rassoda i glutei o, a scelta, il ferro da stiro con caldaia professionale.
Che vita triste che si perde.
Un attimo dopo e la nave passò in un niente da 20 nodi a zero punto zero, portandosi dietro il mio stomaco condito al sangue.
Tonnellate di ferraglia contro una montagna di ghiaccio.
Voi che dite?
Polvere di ferro o granita?
Chi di voi in quel momento non penserebbe: ok, tanto sono fottuto; meglio morire dissanguato come un pusher accoltellato in una periferia disastrata o come uno sventurato passeggero (di terza classe) del Titanic?
Fa davvero differenza?
Per me la faceva.
Strinsi i denti ed aspettati il mare. L'acqua gelida dell'oceano contro tiepido sangue fresco di giornata. Un'altra bella lotta.
Rose sono Jack. O quasi.
Il mio Titanic non è bello come il vostro però. Niente salone delle feste.
Il mio puzza di rancido e ruggine, di fame e disperazione.
Di morte. Come il vostro.
Quanto appaiono ridicole oggi queste cose. 
I miei resti mortali hanno scelto una tomba bella grande, non c'è che dire. Una colonna d'acqua salata di 3000metri e buio pesto. Il mio spettro, credo si dica così, vaga a zonzo per i luoghi della mia infanzia, alla disperata ricerca di una pace che non verrà. Mai.
Un momento!
Ma si, certo. Mi sono salvato. Sono vivo, vivo. All'ultimo istante ho raccolto le forze e mi sono tuffato. Il freddo dell'oceano ha rallentato il flusso del sangue e gli squali sono impazziti. Ma nella foga si sono mangiati tra loro. Dopo 2 ore di niente, l'arrivo dei nostri. Un mese di ospedale, una cicatrice sulla pancia ed una sul cuore, ma oggi sono qui. 
Vivo e vegeto. Vivo.Vegeto.

NB: quando racconto la mia storia, di solito mi ritrovo con un bel vaffa e qualche risata di scherno. Nessuno mi crede. Ed è lì che mi incazzo.
Ma come?
Perché la mia storia dovrebbe essere meno credibile di quello che da un mese va in giro a raccontare il vostro Papi Berluscone?
Riuscite a bervi quelle palle e non credete alla mia triste vicenda?
Ok, vi mostro la ferita.
eccola.....

NB: per essere chiari, ho perdonato il ciccione cinese e ogni tanto giochiamo a scacchi su skype.
      Di solito vinco, ma solo perché è troppo impulsivo. Un male per chi gioca a scacchi.
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alla prossima 


lunedì 14 gennaio 2013

CANDIDATURA AD OROLOGERIA

Oggi la Boccassini ha unito alla solita inflessibile competenza/correttezza, una buona dose di ironia quando ha supportato la richiesta di respingere l'ennesimo ricorso al legittimo impedimento con un fantastico " Il processo non può essere sospeso per una campagna elettorale. Berlusconi non è segretario politico del Pdl né candidato premier..."
I giudici hanno poi GIUSTAMENTE  respinto la richiesta di sospensione del processo Ruby avanzata da Ghedini  ed è iniziato il carrozzone delle dichiarazioni dei peones berluschini.

"I giudici entrano a gamba tesa nella campagna elettorale", "la solita giustizia ad orologeria", "i giudici condizionano la campagna elettorale" e tutte le altre (solite) frasi preconfezionate e stantie da 20 anni.
Come sempre a questi peones ricordo che, a mio parere la visione dovrebbe essere ribaltata.
Non è la giustizia che è ad orologeria, ma è l'ennesima "discesa in campo" ad essere studiata appositamente per condizionare i processi in corso.
Adesso basta.
Fatti processare come tutti i cittadini.
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI!

domenica 13 gennaio 2013

BERLUSCONI E IL DONO DELLA SINTESI

Che Berlusconi sia assolutamente privo di questo dono è cosa nota.
Ultimo esempio?
Oggi in pieno orgasmo mantrico da rimonta ha detto "siamo condannati a vincere".
Avesse avuto il dono citato, si sarebbe limitato ad un più onesto "siamo condannati".
Così, tanto per dire.

IL MISTERO GUZZANTI(PAOLO)

Davvero non so più cosa pensare di Paolo Guzzanti.
In passato, non nascondo che  il suo essere berlusconiano era per me molto difficile da tollerare.
Poi è "rinsavito", ha abbandonato il caimano e, forse per farsi perdonare,  è divenuto uno dei suoi più feroci avversari. "Mignottocrazia" è stata una spina nel fianco anche per il più ostinato peones berlusconiano.
Stasera sul sito del Giornale (di Berlusconi) ho letto questo articolo e sono rimasto senza parole.
E' tornato all'ovile.
Difficile capire quest'ennesimo cambio d'opinione.
No sig. Guzzanti, noi non possiamo perdonare Berlusconi.
Lei si accomodi  pure.
Dispiace solo che, pur non essendo un comico, con i suoi ritorni di fiamma riesca a strappare risate a scena aperta.
Tanti  l'hanno mollato da tempo, alcuni sono rimasti "fedeli" ma, il "balletto Guzzanti" è certamente unico nel suo genere.
Trova pace Guz, tanto ormai quelli come me non ti perdoneranno comunque.

sabato 12 gennaio 2013

QUANTO SAREI INCAZZATO IO AL SUO POSTO 2013

Post di inaugurazione della nuova sezione di questo blog, dal titolo "quanto sarei incazzato io al suo posto-2013".
Per trovare il primo "fortunato" dell'elenco, ci ho dovuto pensare solo un secondo.
Poi nessun dubbio.
Il primo dell'elenco è il blogger  Michel Abatangelo.
Il nome non vi dice niente?
Dovrebbe.
Vabbè, vi rinfresco la memoria.
E' il blogger che è stato condannato per diffamazione nei confronti dell'ex consigliere regionale lombardo Renzo Bossi.
Il tutto era iniziato nel 2009, quando Renzo Bossi era ancora il futuro della Lega, mentre la condanna vera e propria è arrivata dopo lo scandalo "the family" che tutti sappiamo.
Ma pensateci un attimo.
Quanto sareste incazzati voi al posto di Abatangelo?
Per ricostruire un po' il tutto, vi rimando ad un vecchio articolo del Fatto.

Comunque è proprio vero che ride bene chi ride ultimo.

GRILLO E CASAPOUND

E' da tempo che vado in giro ripetendo che Beppe Grillo ha fatto la fine di Masaniello..
Diceva cose giuste, scaldava il cuore del popolo, denunciava i mali del potere.
Poi si è bevuto qualche intruglio avvelenato (tipo spremuta di mandragola) ed ha iniziato con la paranoia, anticamera della follia. Vede complotti da tutte le parti. In pieno delirio narcisistico della personalità, pensa di poter dire e fare ogni cosa che gli passi per la testa.
Vestito d'argento, è pronto da tempo per andare a contrattare dal vicerè.
Ma nel frattempo, eccolo a sparare minchiate su tutto.
Qualcuno si sarà chiesto cosa gli sia passato per la testa quando ha flirtato con quelli di Casa Pound.
Non l'avrei comunque votato mai, perché è un populista, ma basterebbe comunque questa mal celata "passione" per i fascisti di Casa Pound per non votarlo vita natural durante.
Grillo è spacciato da tempo.
Prenderà una barca di voti, ok.
Ma solo perché ha sfruttato bene l'onda dell'antipolitica che ha contribuito a far nascere nella gente.
Avrà anche dei meriti, non dico no.
Ma a guardar bene, per il futuro è prevista tempesta.
Beppe, un consiglio interessato: torna a fare il comico prima che sia troppo tardi.

venerdì 11 gennaio 2013

BERLUSCONI DA TRAVAGLIO: REAZIONI A CALDO

Inutile girarci intorno: la trasmissione tanto attesa mi ha deluso molto.
Pensavo sinceramente che lo massacrassero e ridicolizzassero.
E invece ho dovuto aspettare gli ultimi 20 minuti per vedere un accenno di lotta.
Le troppe regole pattuite prima della trasmissione hanno ingolfato il tutto.
Insomma, una grandissima occasione persa. E chissà quando ricapiterà.

Mi è venuto in mente uno scontro tra un potentissimo orso e un vecchio ariete malandato.
Ma uno scontro combattuto con regole particolari: l'orso con la museruola, gli artigli coperti e le zampe legate; l'ariete libero di incornare.Beh, in queste condizioni l'orso perde o, comunque, ne esce incredibilmente a pezzi, mentre l'ariete, anche se disfatto, può sembrare comunque il vincitore dello scontro. Questo è successo.

Come si può invitare Berlusconi in trasmissione e non chiedergli dei processi? Delle condanne? Dei bunga bunga? Delle leggi ad personam? Della trattativa Stato-mafia?Di tutto quanto ha fatto in questi 20 anni? Di tutto quanto non ci fa dormire da 20 anni?
Eppure ci sono riusciti.


Travaglio sembrava imbambolato, Santoro legato, preoccupato di non venir meno al "patto" per la trasmissione. La Costamagna? L'unica che secondo me si è difesa è stata la Innocenzi.
Bah....non voglio dire di aver buttato una serata, ma poco ci manca.


Magari a freddo sarò meno severo nei confronti di Servizio Pubblico, ma a caldo boccio la trasmissione.

mercoledì 9 gennaio 2013

BERLUSCONI DA SANTORO. MA DE CHE!

AGGIORNAMENTO.

Ok, ho toppato la previsione.
Il Caimano è da Santoro.

Avevo anche scommesso un pizza che non sarebbe andato e, quindi, ho perso.
Zupa mi segnala che sembra sedato.
Vediamo come procede.
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Ieri Berlusconi ha confermato dalla Gruber che domani sarà a Servizio Pubblico, il programma di Santoro.
Non ci credo proprio.

Avessi 1 euro da buttare, scommetterei sulla sua defezione.
Se conosco il personaggio, all'ultimo momento non si presenterà.

E per molte ragioni, tra le quali:


- evitare di favorire una rete concorrente a Mediaset, alzando gli ascolti (non per lui e per la sua bassa e noiosa propaganda naturalmente, ma per l'aspettativa dello scontro con Santoro e Travaglio), in più spiazzando Santoro con il rifiuto all'ultimo secondo (che Santoro è così fesso da farsi fregare! Figurarsi se  non si prepara la puntata "con o senza" il caimano)



- perché, a meno di non aver completamente perso il senno, sa bene che lo scontro con i due giornalisti sarebbe per lui senza speranza. Sarebbe ridicolizzato in modo inverosimile (basta ricordarsi la famosa puntata di Ballarò, quella nella quale D'Alema e Rutelli lo annullarono tra le risate);


- perché in generale non tollera le domande, anche quelle più favorevoli, che interrompono la sua valanga retorica di propaganda, preparata a tavolino; figurarsi le domande di Santoro e le arringhe di Travaglio (per non parlare delle vignette di Vauro);

- perché dopo tanti anni nei quali si è rifiutato di andare da Santoro (le famose imboscate, i programmi costruiti in modo da demonizzarlo, ecc,ecc), ha giustificato il suo cambio di opinione in merito con un incredibile :"perché è stato l'unico che mi ha invitato per una prima serata". Ma davvero vogliamo credere che non gli basti alzare il telefono perché le sue 3 reti Mediaset (per non dire anche quelle Rai) gli costruiscano una prima serata con annessa intervista in ginocchio? Ma de che a Berluscò!

comunque vedremo.

NB: naturalmente c'è anche l'opzione della serie "vado, mi incazzo e lascio lo studio dopo 5 minuti al grido "comunisti...uso criminoso...bla bla).

Quello che sicuramente escludo è la sua partecipazione senza "dramma". Se si è incazzato da Giletti e dalla Gruber, figurarsi da Travaglio!!!!!!

lunedì 7 gennaio 2013

TORNA IN CAMPO LA SOLUZIONE "FUGA AD ANTIGUA"

Dopo gli ultimi sconvolgenti avvenimenti del Nostro, credo sia giusto allertare le forze dell'ordine circa il concreto rischio di fuga.
Il protocollo "pilloline blu" era in fase sperimentale ed ha mostrato gli effetti collaterali e tutti i limiti.
Ha avuto la fase "caimana", poi quella "TintoBrassiana", ancora quella "JackBluesBrothers", quella "Alcaponiana", quella "Masaniella" ed infine, l'immancabile fase "papillon".
Per questo occhio.
Occhio che scappa all'estero!
Occhio che scappa ad Antigua il "maialeporco" o "porcomaiale".
Occhioooooooooooooooooooo
Bloccategli il passaporto (o almeno chiedete che cambi la foto...è peggiorato!)
Bloccategli gli aerei privati, le navi, i panfili, i paraninfi, tutta l'armata brancaleone.
Allertate anche le olgettine e le mini.
Sta scappandoooooooooooooooooooo

SUL LAGO MAGGIORE


(Veduta da Luino)


(Presepe sommerso-Laveno Mombello)


(Laveno Mombello)


(Eremo di S.Caterina del Sasso)


(Eremo di S.Caterina del Sasso)


(Eremo di S.Caterina del Sasso)

domenica 6 gennaio 2013

Gambetto di Re accettato

Saso ti aspetto per la sfida!!!!!!!
fatti sentire!
Nell'attesa, un'altra pessima partita di allenamento


UNA TORRIDA TRISTEZZA


Ho appena letto un libro che racconta la vita di Marco Pantani ("un uomo in fuga" di Manuela Ronchi,Gianfranco Josti) e devo dire che mi ha molto turbato.
Da appassionato di ciclismo (e cicloamatore) del Pantani campione sapevo già  molto; del Pantani uomo praticamente niente. Attraverso le pagine del libro ho potuto avvicinarmi all'infinita fragilità di Marco, scoprendo quanto è facile divenire preda delle proprie paure, delle proprie tristezze. 

Il 5 giugno 1999 ricordo che ero in treno (mini vacanza per il compleanno) ed appresi la notizia della squalifica di Pantani dall'ormai vinto Giro d'Italia dalle battute di due ragazzotti nel vagone. O meglio, visto che le frasi che si erano scambiate erano prive di senso(Pantani dopato), risi considerandole solo delle infelici battute. Poi sceso dal treno la notizia continuava ad essere ripetuta da altre persone e allora mi resi conto che doveva essere vera.Purtroppo.
Dopo il primo momento di smarrimento, a parte una frangia di tifosi senza se e senza ma, tutto il mondo  sportivo condannò Pantani, dando per certa l'assunzione di EPO. Sinceramente non ricordo quale fu la mia prima analisi a freddo, ma rimasi molto stupito dalla reazione ostinata del campione e della sua squadra. Se il negare in prima battuta l'assunzione di dopanti era logico, col tempo mi aspettavo una mezza ammissione e poi l'assunzione completa di responsabilità. Invece niente.
Pantani ritornò alle corse, ma si capiva che Madonna di Campiglio lo aveva distrutto. In più pensarono:"ecco che ora che ha smesso di doparsi non vince più". Ma se questa ingenuità poteva essere tollerata perché detta dal pubblico, analoga considerazione non valeva per gli addetti ai lavori e per i giornalisti sportivi. E invece...
Insomma, la vita di Pantani può essere divisa in due: prima del 5 giugno 1999 e dopo questa maledetta data. Ma se quasi tutti conoscono la prima fase, quella del Pantani campione, ed il giorno della tragica fine, pochi (ed io ero uno di questi) sanno quanto è accaduto al Pantani uomo tra il 5 giugno 1999 e il 14 febbraio 2004. Questo libro mi ha aiutato a capire proprio questo.
Gli addetti ai lavori, quelli che pubblicamente onorano il Pirata, ma privatamente pensano che se l'è cercata,  diranno che è un libro "un po'" di parte (la Ronchi è stata la sua manager, oltre che grande amica del campione).
E non nascondo di averlo pensato anche io (dalla lettura traspare in molti punti un tremendo senso di colpa della Ronchi per non aver saputo aiutare l'amico cosa che, alla fine, può aver un po' offuscato la sua obiettività). Ma il risultato complessivo resta davvero tremendo.
A leggere quelle pagine si capisce che c'era un sacco di gente che speculava, direttamente o indirettamente, sul dramma di Pantani e sulla sua depressione e tossicodipendenza.
A leggere quelle pagine si capisce che è stata una morte annunciata.
Se prima provavo meraviglia per il Pantani campione e (purtroppo) pena per il Pantani uomo, oggi i due sentimenti si sono bilanciati verso l'alto. Pantani per me è stato un grande uomo, prima ancora di essere il più grande ciclista di tutti i tempi.
E se prima avevo poche ma sterili incertezze sul fatto che si fosse o no dopato, oggi sono certo che non lo ha fatto. Per quanto non sia un amante delle teorie complottistiche, purtroppo penso che sia stato  proprio vittima di un complotto. I motivi mi sfuggono naturalmente, ma l'ostinazione con la quale Marco ha continuato a dichiararsi innocente e, soprattutto, l'autodistruzione che lo ha portato allo morte, non fanno altro che dimostrare la sua innocenza. Fa male, davvero male pensare che si debba dimostrare la propria innocenza in questo modo. C'è tanta gente che si porterà questo peso sulla coscienza, soprattutto "grandi" giornalisti sportivi (luridi sciacalli), finti amici del campione (luridi sciacalli), addetti ai lavori (luridi sciacalli) e tutti quanti hanno sfruttato in ogni modo il dramma di Marco. 
Naturalmente vi consiglio di comprare e leggere il libro in questione, soprattutto perché una parte del ricavato va alla Fondazione Pantani.
L'ultimo pensiero naturalmente è per Marco, nella speranza che oggi, ovunque sia, abbia dimenticato la torrida tristezza che lo ha piegato, e si sia rialzato, ritrovando  il sorriso della felicità.
La felicità che tutti noi, volendo o non volendo, gli abbiamo portato via.

"L'ho fatto dopo grossi incidenti, mi sono sempre rialzato, ma questa volta non mi rialzo più. Ora vorrei solo un pò di rispetto. Penso ai miei tifosi, mi dispiace per loro e per il ciclismo"
(Marco Pantani, Madonna di Campiglio 1999)



sabato 5 gennaio 2013

PER CAPIRE COME SIAMO CONCIATI

«Ugo Fantozzi, se confrontato con un impiegato di oggi, può essere considerato un lavoratore fortunato. In fondo poteva contare su un posto fisso, l’articolo 18 non era messo in discussione, ed era sicuro di non rischiare il licenziamento. Perché il posto fisso sarà noioso, ma andatelo a dire a chi un posto non ce l’ha proprio. Oggi stiamo vivendo una tragedia epocale, una crisi che non ha precedenti».
"Il ragionier Ugo Fantozzi oggi, con il suo posto fisso, sarebbe un privilegiato"
(Paolo Villaggio)

Come dargli torto?

L'intervista completa la trovate qui.

venerdì 4 gennaio 2013

LA SCELTA DELLA FOTO

Mi diverte sempre andare a guardare le foto scelte e pubblicate da quelli de Il Giornale, perché di solito valgono più di mille parole.
Qui un estratto dell'attuale pagina del sito in questione.
Noterete la postura da fedele beato del fratello dell'editore del Giornale (Silvio insomma), con foto posizionata giusto accanto a quella di Bagnasco(in verità appena sotto, come a dire...visto che fedele umile che sono?).
Anche da queste foto si può capire quanto questi pdellini stiano puntando ad attrarre i voti dei cattolici e,  chiaramente, a trovare un "accordo" con la Chiesa.

ecco l'estratto...amen!


SALLUSTI E' TORNATO SALLUSTI

Wow....è proprio vero che le vacanze rigenerano, soprattutto se arrivano dopo un periodo di arresti domiciliari e dopo averla fatta franca.
Beh, a leggere l'ultimo editoriale di Sallusti, non si può far altro che pensare: è tornato signori!
Vi consiglio davvero di dare una lettura a questo pezzo memorabile, di certo tra i migliori di sempre.

Ma gli vogliamo dare un occhio?
Dai dai dai (Renè Ferretti insegna).


articolo di A.Sallusti, estratto dal sito de Il Giornale del 4/1/2013 (in blu il testo originale, in rosso i miei ignobili commenti).
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Il gigante Brunetta
Monti si svela peggio di un razzista da stadio  (peggio di un razzista da stadio? Ale, scusa se te lo dico ma partiamo male. Se Monti ti querela che rispondi? Che era un’iperbole? Diritto di cronaca? Libero esercizio di democrazia?)
Due episodi di allarmante razzismo ieri in Italia. Il primo a Busto Arsizio, dove tifosi della Pro Patria hanno intonato cori razzisti contro i giocatori di colore del Milan (una piccola frangia di imbecilli che ha perso l’occasione di restare a casa e chiudersi nel cesso. Bastava forse scrivere questo e chiudere l’assurdo parallelo con Monti).
Il secondo, molto più grave (come direbbe Rino Tommasi…è molto più grave nel tuo personalissimo cartellino!!!) , su Rai Uno, dove Monti ha ironizzato sull'altezza fisica dell'ex ministro Brunetta(non nego che ha sfottuto il Brunetta, ma letteralmente ha detto solo “di una certa statura accademica”…se tutta l’Italia ha pensato che lo sfottesse per l’altezza è colpa di Monti? Se avesse detto “Brunetta il nano” allora era effettivamente un’offesa ma così no bello!!) e ha chiesto di silenziare le ali radicali del Pd(silenziare? E beh…ce le ricordiamo le tante randellate mediatiche degli esponenti dell’ormai mitico “partito dell’amore”?). Monti si svela così peggio di un razzista da stadio (di nuovo…ahi ahi…e qui ci scatta la querela?). Gli uomini etichettati e messi al bando in base al colore, ai requisiti fisici, alle idee. I termini usati dal premier: «statura» e «silenziare» ricordano le peggiori dittature(sicuramente ho letto o capito male..), una tecnica di selezione della razza (selezione della razza?) che Monti ha probabilmente affinato nella sua lunga e personalmente proficua frequentazione con Angela Merkel(non ci credo…sta dando della nazista alla Merkel?) e le sue ambizioni egemoniche di tragica memoria(mi sembra che non ci siano dubbi…le ha dato della nazista!) in quanto a purezza e perfezione fisica (ragazzi che aspirate a diventare giornalisti, stampate questo pezzo e portatelo sempre con voi. In modo da ricordarvi cosa non dovrete mai divenire se volete sentirvi dei veri giornalisti)
Ecco chi hanno pensato di sostenere i vescovi italiani(l’hai presa un po’ larga per incazzarti con la Chiesa no?), ecco chi dovrebbero votare i cattolici(…): un professore(detto con rispetto?) che va in chiesa la domenica(lo pedinate?) e che in settimana divide le persone tra alti e bassi(avrà il suo girone nell’inferno per un peccato così…mortale), con dichiarato disprezzo per i secondi(è proprio sul dichiarato che non ci intendiamo), evidentemente non fisicamente all'altezza del ruolo(ma che livello è questo? Ma ti rendi conto di quello che scrivi? Perché i vescovi dovrebbero invece sostenere un noto puttaniere che paga per trombarsi ragazze appena maggiorenni (e l’ho trattato). Perché i cattolici dovrebbero invece votare un porco maiale che termina le sue serate a base di pillole blu e mignotte?). Gli do un consiglio(ho paura…), così, per fare un salto di qualità e di coraggio(mi sa che sta per dirla grossa): perché non ironizzare sul fatto che il ministro delle Finanze tedesco è un signore handicappato che si muove in carrozzina?(no dai, ditemi che è uno scherzo!) Proponga di gettarlo dalla rupe(ma questo è fuori completamente), in nome dei princìpi di bocconiana memoria(evidentemente è scritto nello Statuto della Bocconi?), o per compiacere il suo sponsor cardinale Bagnasco(ecco il livore verso il clero).
A confronto di Monti, Brunetta è un gigante(è qui sei tu che lo stai sfottendo) che si è fatto largo nella vita facendosi un mazzo che il premier non si immagina neppure(invece Monti? Che ne sai tu?Perché dai per scontato che Monti non si sia fatto un mazzo almeno quanto il tuo Brunetta?). Non è un mostro di simpatia(altra offesa…Ale, continua così finisci che sei tu  dare del nano antipatico a Brunetta), è vero. Ma non è questo il suo torto. È che da ministro ha provato per primo nella storia della Repubblica, e con qualche successo, a mettere in riga fannulloni e imboscati del pubblico impiego(ma smettila! Che sei ridicolo! Quindi sarebbe la lobbies dei fannulloni del pubblico impiego che trama contro il Brunetta? Ma i pezzi li rileggi dopo averli scritti?Riesci davvero a non ridere?). Ma soprattutto nell'ultimo anno ha messo a nudo con la pignoleria  e testardaggine (ricapitoliamo: finora a Brunetta Tu gli hai dato del nano, dell’antipatico, del pignolo e del testardo. Ottimo) di cui è capace tutte le menzogne del presunto effetto Monti sull'economia(dovresti rileggerti i tuoi articoli e quelli della tua parte politica di qualche tempo fa. Quando Monti era ancora il salvatore dell’Italia), a partire da quelle sullo spread(ok ok…ce l’ha già ampiamente spiegato Silvio questo punto). Un affronto che il premier non ha gradito e al quale risponde ora con la stizza acida e isterica classica del professore frustrato(….stizzoso, acido, isterico, frustrato…finito? Restiamo serviti così?). Mi raccomando, stiamo alla larga dai razzisti, di stadio e di palazzo(ecco mi pareva…mancava razzista di palazzo).
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NB: un doveroso chiarimento. Lungi da me il difendere Monti; politicamente rappresenta per me un nemico su tutti i fronti. Ma non si può tollerare un attacco offensivo così basso di Sallusti.. Spero che l'Ordine dei Giornalisti prenda provvedimenti (seh..come no!).
LA MACCHINA DEL FANGO E' IN PIENA CORSA...SI AVVICINANO LE ELEZIONI!

giovedì 3 gennaio 2013

CHE FACCIA... TOSTA!

Dopo settimane vergognose nelle quali Berluskaiser ha occupato ogni spazio mediatico disponibile (all'elenco manca solo Radio Patonza), rivendicando il suo diritto blablabla, alla seconda intervista televisiva  del sempre pessimo Monti, ecco che il giornale di famiglia scopre l'abuso alla par condicio...e il tutto mentre il nano trombolo continua imperterrito nella sua maratona dell'orrore

quelli del giornale hanno la faccia come il culo!


martedì 1 gennaio 2013

CAMERA 237

Dopo la serata brava di ieri, grazie a qualche bottiglia di vino ho mandato in vacanza i miei neuroni in un'amena località di montagna.
Stamattina mi hanno chiamato ma, mi scuserete, non ho risposto.
So solo che hanno preso la camera 237 all'Overlook Hotel