Inaspettatamente questa sera Rai1 ha trasmesso ( in prima serata) la prima parte della fiction "il generale dei briganti", incentrata proprio sulla vita del famoso "brigante" Carmine Crocco.
A parte le invenzioni buttate un po' a caso nella storia, per evidenti ragioni sentimentali, accontentiamoci dell'attenzione concessa e del risultato ottenuto. Per lo meno il grande pubblico saprà che, ai tempi dell'Unità d'Italia, è esistito un "brigante" di nome Carmine Crocco e sarà invogliato (forse) a conoscerne la vera storia.
Nella prima parte della fiction ho visto solo tragedie sentimentali e Garibaldi sul cavallo bianco.
Di eccidi dei Savoia neanche l'ombra.
Dei tradimenti dei Savoia neanche l'ombra.
Dell'invasione del Sud neanche l'ombra.
Speriamo nella seconda parte ma, in ogni caso, accontentiamoci.
NB: la storia la scrivono i vincitori e nell'Unità d'Italia hanno vinto i Savoia. Per questo Carmine Crocco è noto come un brigante e non come un eroe. Per questo Cavour e Garibaldi sono considerati degli eroi.
Per questo niente in pochi conoscono gli eccidi di Casalduni e Pontelandolfo- Crocco è arrivato ad un niente dal vincere contro i Savoia e, se non avesse peccato di vanità (vedi la lite con Borges), a quest'ora la storia d'Italia forse sarebbe diversa.
Per questo niente in pochi conoscono gli eccidi di Casalduni e Pontelandolfo- Crocco è arrivato ad un niente dal vincere contro i Savoia e, se non avesse peccato di vanità (vedi la lite con Borges), a quest'ora la storia d'Italia forse sarebbe diversa.
L'Italia sarebbe unita, certo. Ma l'avrebbero unita dal Sud e non dal Nord. I Savoia hanno rovinato il Sud e l'Italia tutta. Li chiamarono briganti......perchè hanno perso. Altrimenti sarebbero partigiani. Eroi. Patrioti.
Viva il Sud, viva l'Italia tutta (meno i Savoia naturalmente).
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