E siamo a 4 processi contemporanei!
Il GIP l'ha rinviato a giudizio per rivelazione di segreti d'ufficio, nell'ambito della famosa inchiesta "Fassino-Consorte" per la registrazione "abbiamo una banca".
Gli avvocati stanno già facendo scorta di aulin per il mal di testa.
Come fare questa volta a salvarlo?
Immaginiamo la scena dei suoi avvocati che, per l'ennesima volta, devono trovare una linea difensiva credibile.
Allora...lui non può negare di averli ricevuti, ma può dire di non ricordarseli. Ok per "ricevo tanta gente".
Ma dobbiamo trovare un modo per giustificare che le sue orecchie sante non abbiano sentito la registrazione (commettendo in quel momento il reato)...mumble mumble....ci sono, possiamo dire che si è addormentato davanti ai suoi ospiti e che, quindi, non ha sentito. Del resto, in quante occasioni ufficiali si è addormentato? L'hanno visto tutti gli italiani mentre dormiva accanto a Napolitano. Ok...ottimo. Abbiamo la linea difensiva...
Peccato che SIlvio abbia già negato la possibilità di essersi assopito...
tutto da rifare.
Poveri avvocati.
Questi avvocati mi hanno portato alla mente una vicenda di quando ero ragazzo.
Un amico, molto facoltoso, aveva una bella moto enduro (Aprilia Tuareg 600) che maltrattava continuamente e, alla quale non dedicava mai un minimo di manutenzione.
Ogni 1500-2000km restava a piedi, per la rottura della catena e rovinando anche corona e pignone. Un pò di grasso e una controllata ogni tanto avrebbe evitato la rottura.
Ma il ragazzotto se ne strasbatteva. Tanto pagava papà!!!!
Ogni volta che gli si rompeva la catena, il meccanico rimetteva a posto il tutto, sostituendo i pezzi in questione ed incassando tanti bei soldi (molti soldi per un meccanico di paese).
Un giorno però (credo all' ottava-nona rottura consecutiva), il meccanico si è semplicemente rifiutato di sistemarla, invitando il mo amico a ricercarsi un altro meccanico.
Perchè?
Perchè non sopportava più che un ragazzotto viziato e pieno di soldi, per semplice incuria, maltrattasse in quel modo la moto.
Ecco, sostituendo al ragazzotto il più famoso signore in questione, alla catena i suoi reati ed alla moto la giustizia, chissà che prima o poi gli avvocati possano invitarlo a ricercarsi una nuova schiera di difensori.
Il mio meccanico all'epoca rifiutò i soldi per quel senso di disagio che coglie le persone per bene di fronte all'incuria ed alla mancanza di rispetto, fosse anche solo per un motore.
Sapranno fare lo stesso Ghedini e Longo?
Ai posteri l'ardua sentenza.
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