domenica 29 gennaio 2012

INGV: IL TERREMOTO DEI PRECARI

Ci si deve davvero meravigliare se una scossa del V grado Richter (in altri Paesi "occidentali" scosse così non le segnalano neanche al TG) provoca il panico in mezza Italia (e anche danni)?
Certo, il patrimonio edilizio è quello che è, ma di prevenzione neanche a parlarne.
Le tragedie in Italia servono ad "unirsi al cordoglio" e ad attivare una imponente copertura mediatica , ma non servono per imparare dagli errori nè, men che meno, a far in modo che non succeda ancora.
Basta guardare cosa è successo nella città dell'Aquila.
Basta guardare gli investimenti annuali che lo Stato prevede per prevenzione e ricerca.
Per i nostri eroi, fa più scena l'acquisto di non so quanti caccia-bombardieri (ma vergognatevi!)

Ora, in un paese come l'Italia, tra i più sismici del mondo (ci ricordiamo dove è prevista la big one?), è possibile che anche la struttura dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sia falcidiata dal problema del precariato? No, dico. E' possibile?
Una struttura così importante per lo Stato "vanta" ben 200 lavoratori precari?
Ma davvero cado nel qualunquismo quando denuncio il mio dissenso verso quella che è solo l'ennesima dimostrazione di incapacità/indifferenza del governo ? 
Intendiamoci, la gran parte della responsabilità è del precedente governo Berlusconi, ma l'attuale governo per quanto tempo ancora può usare alibi del "siamo arrivati da poco"?

NB: per gli "scienziati" che ci governano, ricordo quale possa essere lo stato psicologico, morale e, più banalmente, economico di chi è precario. Uno schifo.
Per restare in tema, penso che a tanti giovani tremi la terra sotto i piedi,  senza che ci sia il terremoto!

vi lascio il link dei precari in questione
http://precariatingv.wordpress.com/



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