domenica 6 ottobre 2013

BERLUSCONI CHIEDERA' L'AFFIDAMENTO AI SERVIZI SOCIALI


Non so se Berlusconi sia o meno un giocatore di scacchi, ma spero proprio di no.
Sarebbe un pessimo giocatore.
Si, pessimo.
Perché nonostante tutti i consiglieri, esperti, tecnici ed avvocati dei quali può disporre, le sue mosse sono sempre le peggiori possibili.
Avrebbe potuto "sfruttare" sin da subito la carta dell'affidamento ai servizi sociali, caricando di retorica il suo "impegno" nel sociale, ancorché coatto, e invece,dopo la condanna, si è vestito da "martire" a tanto al chilo, rivendicando con sprezzo del ridicolo la sua volontà di ANDARE IN GALERA.
Ci ricordiamo cosa dichiarava a fine luglio?
NO?

Ve lo riporto allora:

“Non farò l’esule, come fu costretto Craxi. Né accetterò di essere affidato ai servizi sociali, come un criminale che deve essere rieducato. Ho quasi settantotto anni e avrei diritto ai domiciliari, ma se mi condannano, se si assumono questa responsabilità, andrò in carcere”

Certo, come no. 
Ottima scelta vestirsi da martire, sempre che poi questa strategia sia portata a termine.
E invece no.
Ecco, credo purtroppo che questo sia stato un errore fatale.
Un po' come cambiare strategia dopo aver irrimediabilmente posizionato i pezzi sulla scacchiera.
Si può anche vincere, certo, ma si deve essere campioni veri.
Dicevo, questo cambio di strategia per me è stato un errore fatale.
Si, perché basta guardare le condizioni per le quali è concesso l'affidamento, per capire che nel suo caso non ci siano le condizioni.
Intendiamoci, se alla fine dovessero accettare di spedirlo ai servizi sociali, è solo per evitare qualche mese di lagnosi insulti a mezzo dei suoi media. Ma è una mia opinione.
Vediamo allora queste condizioni, tratte dall'art. 47 dell’Ordinamento Penitenziario (così come modificato dall’art. 2 della Legge n. 165 del 27/05/98).
Requisiti per poter accedere ai servizi sociali:
1 che la pena detentiva inflitta, o anche residuo pena, non superiore a tre anni;
2 per chi è detenuto: una relazione "di sintesi" che preveda che la misura alternativa, anche attraverso le prescrizioni, contribuisca alla rieducazione del condannato e assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati;
3 per chi non è detenuto: aver tenuto un comportamento tale, dopo la condanna, da consentire lo stesso giudizio di cui sopra, anche senza procedere all’osservazione in istituto

Ora, tralasciando tutto il resto, siamo sicuri che Berlusconi dopo la condanna definitiva abbia tenuto un comportamento tale da consentire a chi deve decidere di affidarlo ai servizi sociali se questo beneficio possa davvero contribuire alla rieducazione del condannato e, soprattutto, che assicuri la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati?
Ricordiamoci che Berlusconi ha sempre negato di essere colpevole e, anzi, ha accusato i giudici a vario titolo di eversione, di fare politica con le sentenze, di minare la democrazia, ecc, ecc....
Ed ha anche rincarato la dose accusando pure il Presidente della Repubblica di non aver impedito la condanna e, peggio, va in giro a dire che gli avrebbero raccontato di un interessamento di Napolitano per farlo condannare.
Insomma ha usato tutto il suo potere economico e mediatico per opporsi in tutti i modi ad una condanna che non ha mai accettato.
Come può contribuire alla sua rieducazione l'affidamento ai servizi sociali?
E poi, sempre ammesso che il PM decida di concedere questa opportunità,  c'è un altro discorso da fare: le prescrizioni.
Le prescrizioni devono essere fissate all'inizio della pena alternativa e devono essere rigorosamente osservate dal condannato al quale, diversamente, i servizi sociali possono essere revocati.
Tra le prescrizioni indispensabili ci sono quelle che riguardano:
1. i rapporti con il Centro di Servizio Sociale; 
2. la dimora;
3. la libertà di movimento;
4. il divieto di frequentare determinati locali;
5. il lavoro;
6. il divieto di svolgere attività o di avere rapporti personali che possono portare al compimento di altri reati. 

Guardatele bene queste prescrizioni. Siete sicuri che in questi 6 punti non ci siano condizioni che Berlusconi possa disattendere? 

Vedremo cosa sarà deciso, ma non mi stupirei affatto se alla fine sia costretto agli arresti domiciliari.
Per lo scacco matto dobbiamo ancora aspettare, ma non credo che i pezzi rimasti sulla scacchiera saranno abbandonati alla passiva rassegnazione. Oramai l'uomo l'abbiamo conosciuto in tutte le sue sfaccettature e, si sa, il veleno sta nella coda.
Quello che è certo è che metà dei suoi guai sono dovuti a quello che combina, l'altra metà a quello che dice. Si perché parla, parla, parla......

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