lunedì 9 settembre 2013

LE PIGNE NEL CERVELLO


L'estate scorsa, mentre mi godevo la splendida Sila, ho raccolto 2 piccole pigne tra le tante incontrate sul sentiero di montagna. Secche ma non troppo, tanto da poter sentire ancora forte l'odore inebriante della resina, ho pensato di portarmele in Lombardia, per tenerle in macchina a farmi compagnia.
Quante volte in coda ho chiuso gli occhi e avvicinato questi gioielli al naso, per riassaporare quel profumo magico e per rendere meno duro il mio incedere così lontano dalla terra natia....


Questa estate sono tornato in Sila ed ho pensato di riportare a "casa" le pigne che mi hanno accompagnato per un anno in Lombardia, e per sostituirle con altre due "nuove" ma, quando le ho lanciate nel sottobosco, ho cambiato idea.
Pensare alle pigne emigranti che sono tornate a casa mi ha toccato nel profondo(non scherzo! Su queste cose un emigrante non scherza mai!) ed ho pensato di non prenderne altre.
Ho anche fatto una foto del momento magico del ritorno, ma preferisco tenerla per me.

Così, tanto per dire come sono combinato.

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