sabato 23 marzo 2013

OGGI PAGLIACCIATA IN PIAZZA


Il capo comico, pagliaccio leader, indiscutibilmente padre padrone del carrozzone, ha deciso di scendere in piazza insieme ai suoi burattini, per difendersi dai processi.
In quale paese democratico una roba così sarebbe possibile?


C'è chi scende in piazza per difendere i diritti dei lavoratori, per la dignità delle donne, per i diritti dei discriminati, per il futuro dei propri figli, contro il precariato, per salvare l'Italia, e c'è chi c'è, SENZA VERGOGNA, scende in piazza per difendere il pregiudicato dai processi che, si badi bene, non nascono per reati d'opinione. No no.
Treni speciali, autobus, bandierine, striscioni, silicone, culi di plastica, pensionati col cestino della colazione garantito, biglietti, pranzi, buoni benzina, buoni spesa, regali e tutto quello che serve per riempire una piazza. Trucchi grafici per i fotografi e per le telecamere, per restituire l'impressione ingigantita del numero di partecipanti e copertura mediatica totale delle sue televisioni.
Il risultato?
Il solito esercizio di dittatura da operetta.
L'Istituto Luce di Mussolini in versione riveduta e corretta.
NB: se non pagasse  viaggio, pranzo e gita a Roma, in piazza ci sarebbero solo lui e le sue donnine (pagate per altri motivi e quindi partecipanti)

SPERIAMO SOLO CHE I ROMANI ABBIANO PREPARATO UNA BUONA CAMIONATA DI PERNACCHIE, CHE SONO GRATIS. EVITARE UOVA E POMODORI DA LANCIARE, CHE IN PERIODO DI CRISI LA ROBA DA MANGIARE NON SI SPRECA.

Miliardi di mosche si stanno riversando su Roma, per posarsi sulla testa di chi sappiamo.

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