mercoledì 20 marzo 2013

L'OPINIONE SULLA MORTE


Cerco da tempo di comprendere il perché, col procedere dei secoli, le nostre genti abbiano cambiato atteggiamento nei riguardi della morte.
Se per l'uomo medievale la morte era solo una tappa nella quale corpo ed anima si separavano, per l'uomo moderno è la fine di tutto. Per questo il primo, infinitamente più ignorante del secondo, puntava a condurre una vita terrena di tutela dell'anima, per paura o per convinzione, più spaventato dalle fiamme dell'inferno che dall'oblio e dalla morte biologica. L'uomo medievale accettava la morte e non ne aveva paura.
L'uomo moderno invece, indipendentemente dalle sue convinzioni etico-religiose, ne è letteralmente terrorizzato. Cerca di esorcizzarla nei modi più svariati, conservando però un sorriso amaro che ben si scorge  quando guarda distrattamente un mazzo di fiori ai bordi della strada, un manifesto ingiallito sul muro o  quella cartaccia che asseconda il respiro turbinoso del vento.
Intendiamoci, non voglio dire che nel medioevo l'uomo fosse più saggio, anzi.

Osservo solo che la paura che abbiamo sviluppato in passato era molto più rara.
Si dirà che dipende dal fatto che raggiungere i 40anni nel medioevo era già un miracolo.
Forse.
La paura non è forse una delle armi più efficaci dell'istinto di conservazione della specie?
9 volte su 10 quando l'istinto attiva nell'uomo il meccanismo della paura, il risultato è positivo.
Resta fuori dal computo il terrore controproducente, quello per intenderci che per esempio ti blocca le membra dinanzi un'auto che ti sta investendo sulle strisce.
E la paura della morte in quale dei due gruppi si colloca?
E' positiva o negativa?
Aiuta o limita lo sviluppo etico-morale della persona?
E la religione?
La diffusione della cultura ha allontanato gli uomini dai dogmi intangibili della fede, non tutti naturalmente, ma una buona parte sicuramente.
Ha più paura della morte un fervente credente o un ateo duro e puro?
Boh.
Quando mi vengono in mente queste cose, come è successo stasera, di solito è come un flash che accende  solo per un istante una luce in una stanza buia. Un'occhiata istantanea, giusto per aumentare la confusione tra visto non visto. Prima, quando è arrivato il flash, ho chiuso gli occhi ed ho continuato a fare ciò che stavo facendo.
Ho dato un altro morso al panozzo con la mortadella, esorcizzando a mio modo la putrida signora con la falce e il vestitino nero attillato.
No, la mortadella non era scaduta (se è quello che stavate pensando)




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