domenica 10 marzo 2013

LA VISITA FISCALE E QUELLA CIVILE

Ricoverato da 3 giorni in ospedale per una congiuntivite.
A prescindere dalla questione processuale, pure importante, mi chiedo cosa sarebbe successo ad un cittadino comune al posto suo.
Un ricovero per una congiuntivite? Se, come no!
Un normale cittadino sarebbe andato 10minuti presso la Guardia Medica più vicina, per prendere un collirio. Molti sarebbero andati solo in Farmacia. In tanti avrebbero guardato semplicemente nel cassetto delle medicine.
I più ipocondriaci avrebbero atteso per ore in Pronto Soccorso, visto lo scontato "codice bianco" che si sarebbero beccati per la patologia in questione, tornando poi a casa previa pagamento di ticket e sguardo severo del medico costretto a perdere tempo per cose del genere.
E fin qui la questione puramente medica.
Se sommiamo la questione giudiziaria, si capisce la gravità della cosa.
Far rinviare ancora una volta l'udienza, per un motivo del genere?
Ma se la visita fiscale è stata un atto dovuto (dalla serie ora basta!), la reazione dei suoi peones è stata più vergognosa del solito. La libertà di espressione di un così detto "onorevole" può giustificare frasi tipo "giudici nazisti?". No, in un paese democratico almeno. Ma anche le polemiche dei suoi avvocati sono al limite del tollerabile. Continuare a dichiarare che i giudici di Milano fanno uso politico dei processi è un'infamia che deve essere perseguita penalmente. C'è un limite alle calunnie che possono essere rivolte ad un organo istituzionale così importante per un paese democratico?
Visto l'andazzo direi purtroppo di no.
Più che una visita fiscale, servirebbe una visita civile.
Si perché l'inciviltà è palese.
E' giusto che un indagato utilizzi qualunque metodo, anche platealmente scorretto, per rivendicare il suo diritto di difesa e solo grazie alla protezione politica della quale gode?
No, no, no e no.

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