mercoledì 13 marzo 2013

FUMATA NERA

Non giudico, osservo.

E fa davvero impressione riscoprire le antiche procedure del Conclave, in parte ammodernate, in parte pescate nella storia millenaria della Chiesa.
Pur avendo a che fare con cardinali, massimi rappresentanti in terra dell'Altissimo, dopo il Papa naturalmente, le regole imposte fanno davvero pensare.
Ne vediamo qualcuna?
1) il Vaticano ha dovuto realizzare un impianto che schermi la Cappella Sistina, per evitare che da dentro possano essere utilizzati i cellulari per comunicare con l'esterno.

2) i posti dei Cardinali sono stati debitamente sorteggiati, per evitare che si possano mettere d'accordo preventivamente.
3) chiunque riveli quanto accaduto durante il Conclave è condannato con la Scomunica.

Queste sono le prime che mi sono venute in mente.

Cosa penso?
Penso che l'atteggiamento inquisitorio di queste regole severe dovrebbe essere un'offesa insostenibile per i cardinali stessi.


Chiusa questa parentesi, veniamo al Papa.
Di nomi ne sono stati fatti parecchi, tanto per stropicciare il logoro ed abusato detto "chi entra Papa in Conclave esce cardinale". Si parla di Scola, del cardinale brasiliano, di quello africano, di quello sudamericano e, poveri leghisti, anche di quello cinese.
Come voi non ho notizie in merito e quindi attendo la fumata bianca.
Da non credente sono del tutto indifferente alla questione, ma spero in ogni caso che sia un Papa che apra gli occhi per davvero.



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