martedì 19 febbraio 2013

PROPAGANDA

Risulta difficile da accettare ma, nonostante tutto, i metodi di propaganda dei primi anni 20 hanno ancora efficacia sulla gente.
Ripetere in modo ossessivo una clamorosa falsità, dandola in pasto ai Media (soprattutto la TV), permette di inculcarla nelle menti di molti, senza che vi sia possibilità di difendersi.
Nonostante il popolo oggi abbia molti modi per confutare tutte le panzane veicolate dalla classe politica, incredibilmente usa invece la medesima passiva rassegnazione di chi, 80 anni fa, non aveva altri mezzi oltre che fidarsi.
Metodi grossolani di propaganda permettono ancora di ottenere risultati molto importanti in termini elettorali.
Mi chiedo perché.
Siamo ancora alle promesse dei pacchi di pasta.
La democrazia è qualcosa di meraviglioso e non si può mettere in discussione in nessun caso.
Si deve però stare molto attenti a lasciare che qualche speculatore/monopolista di immensi interessi economici/mediatici pieghi ai suoi voleri l'opinione pubblica, sfruttando in modo indebito la libertà garantita proprio dalla democrazia.
Sperare che la gente si documenti e respinga al mittente le basse azioni di propaganda è troppo anche per me.
Sento ripetere in giro i mantra dei tanti apprendisti stregoni che affollano la TV, senza che in chi ripete in modo catatonico questi slogan si scorga il minimo senso critico.
La propaganda è proprio questo.
E fa schifo.

8 commenti:

  1. Provo a darti una risposta. Dimmi se, secondo te, sbaglio.
    Adesso si votano le persone, in base dunque alla "simpatia" ovvero a quanto ci sentiamo somiglianti ai "nostri rappresentanti".
    Qualcuno, come i grillini, rivendica il diritto di votare le persone al posto che votare le liste. Ma il problema non sta qui: in democrazia si votano i programmi, non le persone. Presso i seggi si dovrebbero trovare i programmi, sotto ai simboli, al posto di inutili elenchi di nomi. I partiti possono mandare chi vogliono, purché i programmi siano rispettati e purché quindi, come sostiene Luca Mercalli (se non ricordo male), ci sia data la possibilità di cacciare immediatamente il simbolo che non rispetta il programma votato. Si dovrebbe poi votare da casa, via internet (anche questo sarebbe e-government...).
    Tutto questo sarà portato da me al seggio come motivo di rifiuto della scheda elettorale.

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  2. A mio parere, i "partiti personali" sono proprio un effetto della propaganda.
    Penso anche io che si dovrebbe votare per i programmi e non per le persone, ma purtroppo in Italia accade l'esatto contrario. Per questo i politicanti da strapazzo vanno in TV a spararle sempre più grosse. Capisco chi come te rifiuterà la scheda e non nascondo di aver avuto spesso la stessa reazione ma, nonostante tutto, spero ancora che le cose possano cambiare e per questo invece voterò.
    ciao

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  3. Credo che nessuno possa dire come andrà e quale sia effettivamente la cosa migliore da fare. L’importante è che ognuno ragioni con la propria testa. Un "in bocca al lupo" a te e a noi tutti!
    Ciao!

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  4. Ecco, fatto! Ho fatto come avevo promesso. Ho accettato di ricevere la scheda, ma poi l’ho restituita dichiarando di non essere messa nelle condizioni di votare, perché al seggio non erano esposti i programmi, ma solo liste di nomi. Il fatto curioso è che quando mi sono voltata per indicare i tabelloni ho scorto un agente addetto all’ordine pubblico che mi aveva seguito e mi stava controllando. Sì, perché è ormai noto da queste parti che io sia una persona che potrebbe creare dei disordini. Per fortuna loro, non sono dovuti intervenire.

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  5. Ciao.
    Che ridere la storia dell'agente.
    Non faccio fatica a crederci, soprattutto dopo aver visto con quanta stupida violenza hanno atterrato le 3 femministe che protestavano contro il satrapo.
    Purtroppo i risultati elettorali non stanno andando come dovevano.
    ciao

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  6. Come ha scritto Carmelo Cannarella, l’Italia è il paese del "know who" e non del "know how"...

    (vedi: http://arvalia.blogspot.it/2013/02/la-fabbrica-delle-conoscenze.html )

    Ciao!

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