domenica 1 dicembre 2013

LE NAVI DELLA VERGOGNA DI RICCARDO BOCCA


Ho letto il libro "Le navi della vergogna" di Riccardo Bocca.
Che dire?
Ho ancora il magone.


Non solo perché sono nato a Paola, in Calabria, no.
Perché questo libro non mette solo in luce l'affondamento nei mari del Sud Italia di  navi cariche di scorie radioattive prodotte dalle industrie del Nord Italia (signori leghisti aprite le orecchie), no, no.


Mette in luce la complicità di uno Stato che avrebbe non solo tollerato questo ignobile traffico, ma  addirittura anche collaborato con le mafie per risolvere un problema, quello del "ricovero" di scorie nucleari, diversamente non "gestibile".
Servizi segreti, politica di altissimo livello, istituzioni, logge massoniche, imprenditori, faccendieri, militari, tecnici, mafiosi, tutti a formare un'unica grande coalizione del malaffare.


Prima di leggere questo libro avevo un'altra idea di questo scandalo.
Ingenuamente pensavo che lo Stato non riuscisse a contrastare la 'ndrangheta ed i suoi smaltimenti illeciti, per incapacità o per mancanza di mezzi e di risorse.
Dopo questa lettura molto istruttiva ho capito una cosa drammatica: se lo Stato volesse, sgominerebbe le mafie in qualche mese. Non estirpa la criminalità per schifosa convenienza.
Consiglio la lettura di questo libro a tutti, ma soprattutto ai signori leghisti.





6 commenti:

  1. Io ho letto un altro libro: "don Vito", di Massimo e Giovanni Ciancimino. A quello che hai detto tu, aggiungerei un'idea che mi sono fatta: che le questure siano "braccia lunghe" della mafia... L'Arma (i Carabinieri) a difesa dello Stato (a parte forse qualche generale corrotto); le questure a tutela dell'antistato, in particolare col benestare dei vice-questori piùche dei questori. Lo dico anche in base alle esperienze che ho vissuto. Ovviamente, è una mia supposizione, non una certezza... Spero quindi che dei Carabinieri ci si possa ancora fidare, almeno un po'... ;-)) !!!!

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    1. Mi correggo: il libro è scritto da Massimo Ciancimino e da Francesco La Licata e contiene l'ulteriore testimonianza di Giovanni Ciancimino.

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  2. ciao!
    Personalmente credo che nelle nostre Istituzioni ci siano due diversi livelli: il primo, quello operativo, nel quale prevalgono i Servitori dello Stato fedeli alle leggi e alla Costituzione (vedi per esempio i magistrati e, tranne rari casi, le forze dell'ordine); il secondo, gerarchicamente più importante, nel quale un ristretto manipolo di lestofanti dirige, condiziona e indirizza le scelte strategiche del Paese nell'esclusivo interesse di quello che è detto "Stato nello Stato". Massoneria, Servizi Segreti, alte gerarchie politiche e militari, trafficanti d'armi, speculatori di ogni risma e mafiosi, tutti uniti nella difesa dei propri loschi affari. Il "piano di rinascita" della P2 è un esempio di "programma" di questo stato parallelo (e quasi tutti i punti sono stati ormai attuati o discussi). La nostra è solo apparentemente una democrazia; in realtà è un'oligarchia, con a capo un gruppetto di oscuri e diabolici "vecchi" senza scrupoli. I politici sono solo degli utili idioti che per qualche prebenda si prostrano supini al potere reale. E poi ci siamo noi altri. Pecore in un gregge di pecore: governati al massacro dal pastore, morsi dal cane se non restiamo in riga, sappiamo solo belare e litigare tra noi.
    Il carcere peggiore è quello nel quale il popolo si rinchiude da solo.
    Un carcere senza sbarre ma dal quale non si può scappare senza usare l'intelligenza condivisa. Per questo ci tengono separati. Egoisti e separati. Isolati.
    ciao!

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    1. Spero veramente che sia vero quello che dici ovvero che prevalgano i servitori dello Stato fedeli alle leggi e alla Costituzione. E' sicuramente vero che esiste un manipolo di lestofanti, ristretto; tuttavia, la capacità di questi di "condizionare", a mio avviso, è tale da indurre i più a divenire loro servitori. Dunque, non solo i politici sono supini, ma anche la gente comune, che poi è il problema che ha fatto fallire l'operazione "Mani pulite": finché si trattava di puntare il dito contro alti funzionari, andava tutto bene, ma quando la base della piramide dei collusi si è abbassata e allargata fino agli strati più bassi della popolazione, il "gioco" non è più piaciuto. In troppi hanno cominciato a sentirsi in pericolo e l'operazione è fallita.
      E' proprio accaduto la settimana scorsa: mi sono ritrovata due "infiltrati" in un appalto che sto seguendo io, come progettista e direttore dei lavori. Ho lasciato fare, fino a quando si è trattato, da parte mia, di chiedere che fossero definite chiaramente le motivazioni dei due nuovi incarichi e le relative fonti di finanziamento. Mi sono ritrovata in mano delle carte in cui risultava che avevo deciso tutto io. In cambio, avrei potuto riservare per me una somma qualsiasi, prelevandola in modo del tutto arbitrario dal quadro economico dei lavori, "come fanno gli altri". La mia risposta è stata: "Gli altri lo facciano pure, io aspetto che mi chiediate un preventivo per presentare una variante, sempre che, DOPO aver eseguito gli scavi, la stessa risulti effettivamente necessaria." Sono sempre la solita "cattiva" e "stupida"... Il brutto è che queste cose le fai solo per te, per poter dormire sonni tranquilli, perché tanto nessuno comprende che lo fai per il bene (e per il rispetto!) di tutti.

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    2. Concordo pienamente sulla tua analisi. Di disonesti è pieno il mondo, purtroppo. Il decadimento del senso etico della nostra civiltà è però un processo reversibile che ha avuto un'origine e, quindi, potrà avere una fine.Se ognuno inizierà a fare la propria parte o, come nel tuo caso, continuerà a perseguire ideali quali onestà e giustizia, si tornerà ad essere una comunità degna di questo nome. Diversamente, i pochi "matti" che si ostineranno ad usare cuore, cervello e senso etico, saranno gli unici che potranno dormire il sonno sereno dei giusti.
      Ciao!

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    3. Il sonno sereno dei giusti...che bello! Belle le tue parole, bella questa tua speranza. Spero proprio che succeda.

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