giovedì 19 dicembre 2013

SEMPRE IN MERITO AI FORCONI

Ho atteso prima di esprimere un giudizio definitivo sui "Forconi", ed il tempo come sempre è galantuomo.

D'istinto, senza riflettere, avrei sostenuto (anche se solo moralmente) l'iniziativa di questi manifestanti.
Avendo visto però quanto becero fascistume anima queste scarne folle di giovinastri , non posso che dissociarmi totalmente. Ma non è solo per i saluti romani o per i patetici tatuaggi che ritraggono il criminale Mussolini. Fosse solo per quello, li compatirei. Il sospetto è che queste manifestazioni siano state pensate (e foraggiate) da un signore che, condannato per frode fiscale, oggi ha interesse a far più casino possibile per poter sperare di barattare la grazia con il sostegno politico al traballante esecutivo.
Potrei sbagliarmi naturalmente. Ma chissà com'è, questi "soldatini" sembrano avere tutti una sorta di "kit del rivoluzionario" preconfezionato, con tanto di bandierina e mascherine tutte uguali. 

 Per carità di patria evito di esprimermi sul soggetto capopopolo che è stato individuato quale leader del fronte "duri e puri" dei "forconi" (al secolo Danilo Calvani).
Ma guai a trascurare questi rigurgiti fascisti.
La storia  insegna che è nelle grandi crisi che i peggiori movimenti politici di destra ottengono (dal popolo...) il potere sufficiente per imporre regimi autoritari e violenti.
Ah, per i fascistoidi: vi ricordo che in Italia l'apologia di fascismo è ancora un reato penale!

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