domenica 20 gennaio 2013

LE FINTE LACRIME DEL PREFETTO

Fatico davvero  a commentare questa vicenda.
Credo di non riuscire a trovare un termine adeguato all'ignobile ed inumano cinismo che traspare nelle intercettazioni.
E se per l'altra famosa intercettazione (quella degli affaristi che ridevano la notte del terremoto) ho provato orrore, per questa sono completamente inerme.
Fino a che punto ci si può spingere?
Quanto in basso si può arrivare?
Interdizione dai pubblici uffici? Una persona che nella tragedia dell'Aquila può fingere lacrime a favore di telecamere, raccontando la cosa tra le risate,si  è già interdetta da sola dall'umanità.

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