lunedì 5 marzo 2012

PRIMARIE PD: ENNESIMO PUGNO IN FACCIA

Sto per dire una vaccata planetaria ma, dopo l'ennesima figuraccia del PD alle primarie di Palermo, forse urge una profonda riflessione interiore sul modello di selezione scelto per i candidati.
Qui non si tratta più di scelte calate dall'alto dell'odiata dirigenza PD e, per questo, contestate dalla base con plateali sconfitte alle primarie. Qui non si tratta neanche del remare contro dei tanti "rottamatori" da strapazzo che, dall'interno dello stesso PD, sbriciolano inesorabilmente quel pò di consensi rimasti.
Qui si tratta di soppesare bene il grado di "maturità" degli elettori ed i rischi di "brogli" diretti ed indiretti ai quali il meccanismo delle primarie espone.
E' inutile cercare di adattare modelli "anglosassoni" quali quelli delle primarie ad un popolo come quello italiano. Intendiamoci, vorrei tanto che fossimo abbastanza maturi da sostenere democraticamente questo tipo di selezione dei candidati. Ma bisogna guardare in faccia la realtà.
Il malaffare, il voto di scambio, il clientelismo, il nepotismo, le infiltrazioni mafiose e, non ultimo, il gioco sporco degli avversasi, determinerà sempre il fallimento delle primarie del PD.
Si intenda bene, non voglio giustificare in nessun modo gli inetti dirigenti del PD.
Dico solo che non c'è nessuna garanzia circa l'affidabilità di questo modello per l'Italia.
Del resto, anche se ho accolto la notizia come un miracolo, se Vendola ha vinto in Puglia, deve certamente dire grazie ai tanti elettori del PDL che, su indicazione di chi sappiamo, sono andati in massa a votarlo alle primarie, e solo perchè convinti che, nello scontro finale, sarebbe stato un candidato meno forte di quello scelto dal PD. E l'esempio si può estendere ad altri casi (Renzi, Pisapia, ecc ecc).
Se a questi "giochi sporchi" degli avversari sommiamo poi le beghe interne di partito e la disaffezione della base, si può avere un'idea del perchè il PD alle primarie perde sempre.

Cosa fare?
Naturalmente non si può più tornare indietro. Non si può nominare i candidati dalla dirigenza, bypassando le primarie, pena l'essere additati come partito senza democrazia.
L'unica possibilità è individuare sistemi chiusi di votazione (in modo da escludere chi è palesemente estraneo al centro sinistra), una rosa di candidati ampi e, soprattutto, nessuna sponsorizzazione ufficiale della dirigenza PD. 
Ma dopo quest ennesimo schiaffone i dirigenti PD capiranno?
Dubito.

Ah...mi aspetto il solito commento di Renzi ....


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