mercoledì 14 marzo 2012

LA PACCATA DI MILIARDI DELLA FORNERO

Quant'è diversa oggi la  Fornero rispetto quella che lacrimava per la richiesta sacrifici nel giorno dell'insediamento di questo governo tecnico. Saranno state lacrime tecniche?
Si perchè sentire oggi con quanta determinata cattiveria gestisca la trattativa con i sindacati, lascia certamente interdetti. Perchè il governo dovrebbe mettere una paccata di miliardi per gli ammortizzatori sociali, per ottenere forse il si dei sindacati?
Questa è la domanda della tecnica Fornero.
Con profondissima umiltà, mi permetto di rispondere:

1) la "paccata di miliardi", non è del governo ma dei cittadini. Se lo ricorda questo la Fornero?
2) una trattativa è fatta in questo modo. Si propone e si aspetta la risposta dell'altra parte. E si va avanti fino a trovare un accordo. Diversamente non è una trattativa.
3) chi l'ha preceduta, era abituato a dettare ai sindacati all'ultimo secondo dei decreti già scritti da mesi, abbandonando il tavolo al primo accenno di richiesta chiarimenti. Vuole percorrere la medesima strada di Sacconi? Si accomodi pure.
4) è cosa nota che la Fornero sia infastidita dall'articolo singola femminile che si antepone al suo nome, per connotarne l'appartenenza al genere femminile. Premesso che non è con queste puntualizzazioni che si ottiene la parità dei sessi, proporrei anche io una trattativa alla ministra: io smetto di scrivere "la" Fornero e lei però inizia a giocare la partita del lavoro dalla parte dei lavoratori e non delle corporazioni. OK? E io, a differenza della ministra, la paccata di buoni propositi la metto prima di aspettare la sua risposta...

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