venerdì 15 giugno 2012

EUROPEI 2012: ITALIA-CROAZIA

Completamente impermeabile a tutto quanto ruota intorno al cosi detto "mondo del calcio", come ogni  credente non praticante che si rispetti, il giorno della festa indosso il vestito buono e mi piazzo a godermi la "cerimonia" della partita. Forse ho un tantino esagerato.
Diciamo che il calcio non mi interessa neanche quando ci sono gli europei o i mondiali.
In ogni caso, ieri ho visto la parte finale della partita Italia-Croazia, cercando di cogliere gli umori degli italiani più che lo spettacolo dello sport "più bello del mondo" (ma de che).
Continuo a pensare che 90minuti a guardare 22 miliardari in mutande che corrono verso una palla, siano un tempo infinitamente lungo perchè la mia attenzione resti vigile, ma tant'è.
Vediamo in pillole cosa ho colto ieri.

1) la nostra nazionale gioca come la squadretta dell'oratorio e lo dimostra il fatto che ,qualunque squadra si affronti, sembra sempre di giocare contro il Brasile di Pelè.

2) Balotelli non sta in piedi. Ma mi infastidisce non poco l'accanimento che gli italiani mostrano nel criticarlo (telecronisti compresi). Perchè? Perchè in fondo, per quanto dicano tutti il contrario, la maggioranza degli italiani resta razzista. Balotelli è una testa calda? Ok. Balotelli gioca male? Ok. Ma in fondo quella vena polemica continua che gli si scarica contro nasconde la volontà di marchiarlo come diverso. Di non riconoscerlo come italiano. Per questo mi sento di difenderlo e di mostrare solidarietà per Mario. Che poi stia giocando male, questo lo sa pure lui.

3) dopo due pareggi, ecco che gli italioti si stanno fissando sul rischio "biscotto" tra Spagna e Croazia. Invece di interrogarsi sul perchè la nazionale debba passare il turno, pur avendo finora solo pareggiato due partite e mostrato un calcio scadente, si grida al rischio che gli altri si mettano d'accordo.
A parte che "chi pensa male è perchè è abituato ad agire male", (il "meglio due feriti che un morto" di Buffon ce lo siamo già dimenticati?), non sarebbe bastato almeno vincere una partita?
E poi, prima di parlare di "biscotti", siamo sicuri che l'Italia riesca a vincere con l'Irlanda?

4) in tanti stanno facendo il paragone tra "crisi calcistica" e "crisi economica" dell'Italia. Niente di più scemo. Come si fa a confrontare una "crisi" dovuta a miliardari ignoranti e viziati come i nostri calciatori, con il dramma di chi resta senza lavoro e senza soldi per colpa degli speculatori a servizio del capitale? Un paragone davvero inopportuno.

5) i tanti "anti-italiani" stanno godendo delle sfortune della nostra nazionale. Perchè sono degli stronzi. 
Chi critica la nazionale avendo in mente di attaccare l'intero Paese, nel quale evidentemente non si riconosce, è invitato ad emigrare all'estero. Basta con questa gentaglia che si inventa secessioni e minchiate affini.

6) Se usciamo dagli Europei, tiferò Spagna.

7) se facessimo a meno del calcio per qualche anno, l'Italia sarebbe un Paese migliore.

Nessun commento:

Posta un commento