mercoledì 28 dicembre 2011

IMMATURI

Ieri ho visto per la prima volta il film "Immaturi", in previsione dell'imminente uscita al cinema del suo seguito "Immaturi-il viaggio". Il cast è sicuramente valido e, anche se la narrazione non è priva di buchi ed un pò superficiale, non si può dire che il film sia fatto male. A mio parere però, manca quasi del tutto il "potere di immedesimarsi" nelle vicende raccontate: e ve lo dice uno che è esattamente nel target d'età del film. Boh, sarà che si è puntato molto sugli stereotipi e, soprattutto, sulla necessità molto italiana del lieto fine a tutti i costi. Se guardo la mia generazione, i miei amici, i miei conoscenti, il micro-cosmo che mi circonda, di "lieto fine" ne vedo ben pochi. L'immaturità fa solo da contorno. I piatti di portata sono "insoddisfazione" imperante, delusione, rimpianti, crisi sentimentali, problemi di lavoro e disillusione. Il film invece, è quasi tutto concentrato sui problemi sentimentali e, per esempio, il lato lavorativo non è un problema. Anzi.
Gli ex giovani come me, cresciuti con i cartoni animati giapponesi, con i telefilm di Magnum P.i. Hazzard, Arnold,ecc, sono e saranno eternamente "figli", anche quando sono ormai genitori.
La situazione reale, purtroppo, è molto più brutta e triste di quella narrata dal film.
Quanti "quasi quarantenni" vivono la vita che sognavano?
Quanti "quasi quarantenni" possono dirsi davvero felici?
Pochi.
Pochissimi.
La generazione precedente alla mia è ancora "indottrinata" al senso del dovere dei genitori, quello per il quale si può essere felici con poco o niente e, al massimo, serenamente insoddisfatti.
La generazione successiva alla mia è completamente "fuori" dagli schemi e, in ogni caso, ha ancora qualche anno a disposizione prima di decidere se sentirsi felice o meno.
Ma la mia generazione è fuori tempo massimo.
E' fuori dal tempo e dallo spazio.
Un esempio?
Secondo voi, una coppia di 38enni senza figli, a parte uscire a cena, cenare da amici, andare al cinema o, per i più estrosi, a teatro, che può fare il sabato sera?
>Discoteca neanche a parlarne, a meno di non voler essere scambiati per 2 della narcotici, per i geitori che sono lì per portare a casa la figlia o, peggio, per 2 "matusa" appena mollati dalle rispettive metà e che vogliono sentirsi ancora giovani.
>Pub o birrerie mmmmm, a meno di non voler essere scambiati nell'ordine per maniaci, scambisti, ninfomani, erotomani, ecc  o di nuovo per 2 "matusa" appena mollati dalle rispettive metà e che vogliono sentirsi ancora giovani.
>Balera e locali da ballo over age brrrrrr, a meno di non voler essere accalappiati da una/o vecchietta/o  over 60 che, al vostro sguardo imbarazzato/offeso, vi chieda : ma perchè quanti anni hai?
Certo, c'è l'opzione "pizzata con compagnia per il  posticipo di serie A" nella pizzeria "Sky" all'angolo.
Ma se il calcio vi fa schifo?

La verità è che per i "quasi quarantenni" non c'è altro da fare a parte procreare e rassegnarsi a vivere una vita già scritta da altri che, 9 su 10, è l'opposto di quella sognata a 20anni.
Sarà per questo che tante coppie della mia generazione, figli o non figli, stanno scoppiando o sono già miseramente franate?
Eppure i 40 dovrebbero essere gli anni migliori: a 20 si è troppo giovani e si devono seguire i sogni; a 30 si deve dar conto alle proprie aspirazioni; dopo i 50 si è già troppo grandi e si deve iniziare a pensare al "rientro alla base". A 40 invece si è ancora abbastanza giovani nel fisico e nella mente, si dovrebbe avere una certa stabilità economica, un solido rapporto sentimentale e si dovrebbero quindi godere le vere gioie della vita.
E invece?
Invece siamo quasi tutti al "e sticazzi"!!!!!

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