Ho letto tanti libri di Stephen King, ma non tutti per fortuna.
In questi giorni di vacanza, dopo averne abbandonati diversi (e quando abbandono un libro io vuol dire che è veramente una schifezza inaudita), ho affrontato l'immenso tomo "22/11/'63" che mi ero ripromesso di leggere da qualche tempo.
Cosa posso dire?
Un libro spettacolare!
King ha dato spesso prova del suo talento, cadendo ogni tanto anche lui su qualche buccia di banana, ma dimostrando nella sua lunghissima carriera di essere uno degli scrittori più bravi del suo genere.
Questo libro è da annoverare tra i suoi capolavori.
La storia la faccio breve, perché (come al solito) non voglio anticiparvi nessuna sorpresa (e ce ne sono tante), ma immaginate un thriller che narra le vicende di un americano del 2011 che si trova proiettato indietro negli anni '60, e che si pone l'obiettivo di impedire l'omicidio di JFK.
Detta così sembra una storiellina a metà strada tra "Ritorno al futuro" e "Terminator", ma la maestria di King è stata tale (come al solito) da aver imbastito un racconto che (come al solito) tiene il lettore col fiato sospeso dalla prima all'ultima pagina. Il rigore storico, la fantasia, le descrizioni minuziose, tutto è al posto giusto in questo libro(come al solito). Persino il finale che, di solito nei libri di King cala un pochino, resta maestosamente dinanzi al lettore in tutta la sua cristallina genialità, nonostante le 700 e più pagine macinate per vederne l'ultima finire.
Davvero un bel libro(come al solito).
Immagino (e spero) che presto divenga un film, anche se ho paura che la pellicola non potrà comunque rendere il giusto tributo a questo libro(come al solito).
Consigliatissimo!
Unico difetto? Un po' troppo lungo(come al solito)!
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