Guardo pochissima TV (Santoro, Linea Notte, TG3, Gazebo, Report) e me ne vanto.
L'altro giorno, per sbaglio, ho schiacciato inavvertitamente il tasto 5 del telecomando, beccando una pubblicità paradossale.
Lo spot autoreferenziale delle reti Mediaset col quale lor signori ci ricordano nell'ordine che:
- non incassano finanziamenti pubblici;
- non sono colossi americani;
- contano solo sulle loro forze;
- ogni mattina lì arrivano migliaia di persone che cercano di fare il massimo per regalarci una televisione:
> moderna;
> vivace;
> completa;
- 11 reti gratuite;
- centinaia di programmi in onda ogni giorno, anche su internet;
- che non ci costano niente;
- niente ;
- nemmeno un bollettino postale;
Chiude lo spottone la frase seguente:
" Così, giusto per ricordarlo".
Ora, ci sarebbe molto da dire su quasi tutti i punti che elencano, ma tralascio analisi cervellotiche e mi concentro, più che sull'infausto merito, sull'infelice metodo.
Si perché, a parte che sulla qualità della TV che ci "regalano" ho moltissime riserve (nell'elenco hanno dimenticato le tette e i culi per esempio), quel "giusto per ricordarlo" suona come il rinfaccio bambinesco di colui che ti donato qualcosa e vuole sentirsi dire grazie.
Grazie un bel piffero.
E poi, gratis un cippa: che con la pubblicità con la quale rincoglioniscono milioni di italiani fanno una barca di denari e, inoltre, fanno vincere (o non perdere) le elezioni al loro padrone.
Se poi le loro azioni vanno giù a picco o schizzano alle stelle non è per la qualità della loro TV (che se fosse per quella avrebbero già chiuso da anni), ma per i successi o gli insuccessi politico-mediadico-giudiziari del padrone già citato.
Sperare che il popolo del telecomando, oltre che scaldarsi davanti al maxischermo TV pagato a rate, si indignino per quello spot, è come voler svuotare il mare con cucchiaio e secchiello.
NB: signori Mediaset, a me la vostra TV fa schifo (così, giusto per ricordarlo)
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