Grazie ad un fine settimana funestato dalla pioggia, ho dovuto/potuto dar sfogo ad una delle mie mille passioni: il cinema. Ho quindi dedicato le due serate di sabato e domenica alla visione rispettivamente di "Anni felici" e "Gravity -3D".
Andiamo per ordine.
Anni felici.
Il film di Daniele Luchetti narra la vicenda di una coppia degli anni '70, con tanto di prole al seguito (due ragazzini simpatici), cercando di restituire l'atmosfera ribelle/emancipata di quell'Italia così diversa da quella di oggi. Il tutto prendendo in giro l'arte contemporanea e le sue assurde iperboli di follia estrema e soggettiva. Perché un quadro tutto blu dovrebbe essere considerato un'opera d'arte se posso farlo anche io che sono un bambino? Questo chiede il bimbo al padre artista contemporaneo, rassicurando chi come me la pensa allo stesso modo.
Micaela Ramazzotti e Kim Rossi Stuart hanno dato una prova davvero convincente, così come il resto del cast; un po' deboli scenografia ed ambientazione, estremamente carente la storia.
Il vero punto debole di questo film è proprio la storia, un po' sciatta e buttata via.
Luchetti, forse perché preso nella ricostruzione fedele dei suoi ricordi (è una storia autobiografica) ha perso l'occasione per rendere avvincente un racconto che, meglio imbastito, avrebbe avuto più di uno spunto interessante. Il giudizio complessivo del film è comunque positivo, ma non riesce a strapparmi più di un 6 1/2.
NB: non è un film per bambini!
Gravity(3D)
Il 3D salverà davvero il Cinema da Emule?
Ai posteri l'ardua sentenza.
Certo che di film con 3D da schifo ne ho visti parecchi per essere ottimista.
Ma si dai, quei film dove il 3D viene usato solo per l'oggetto puntato a favore di telecamera ogni tanto per poi scomparire del tutto.
Insomma, il 3D (e 11euro di biglietto) può essere giustificato solo per film pieni di effetti speciali ed affini e, quindi, nei pellicoloni di Hollywood.
Chiusa la parentesi veniamo al film di Alfonso Cuaron.
Effetti speciali molto belli e 3D sfruttato molto bene. Punto.
Insomma, se amate il panorama con vista del nostro pianeta, correte al cinema perché ne vale la pena.
Se cercate invece una storia o un film coinvolgente, tenetevi alla larga.
Sandra Bullock mostra solo una forma invidiabile e nient'altro.
George Clooney ha dato l'ennesima prova di recitazione scadente, aiutata solo dal sempre ottimo Pannofino al doppiaggio.
Per carità di patria (o meglio, di pianeta) tralascio i clamorosi errori/strafalcioni del film ma, pur immaginando che Cuaron abbia una fisica tutta sua e diversa dalla nostra, non nascondo il mio disagio nel vedere gli astronauti impattare contro le stazioni orbitanti cavandosela solo con qualche botta. Una puttanata così clamorosa da rimpiangere il costo del biglietto. Ma di stupidate di questo tipo ce ne sono parecchie.
Voto finale 6, ma solo per le immagini (e per una stupenda inquadratura della Calabria dallo spazio che, da buon emigrante mi ha fatto emozionare).
NB: astenersi astrofisici!
NB2: è probabile che su Sandra Bullock e, soprattutto, sul suo fisico statuario, siano andati giù pesanti con gli effetti speciali. C'erano, potevano fare qualcosa anche per l'espressione svarionata di Mr George !!!!!
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