In queste ore si sta consumando l'ennesimo strappo della già logora veste che copre malamente le vergognose nudità della nostra povera Italia.
Tutte le sante volte uno pensa che si sia toccato il fondo e invece no.
E' un baratro senza fine.
Perdere tempo per esprimere lo sdegno sul "caso kazako" e su quello delle offese razziste di Calderolo ha davvero poco senso.
Scoprire che la toppa che i due "eroi" hanno piazzato sia peggio del buco è davvero scontato.
Il primo, lo "yes man" della Trinacria, ha scaricato sui suoi sottoposti la responsabilità dello scandalo kazako, regalandoci le classiche dimissioni all'italiana (quelle dove chi si dimette è elogiato con onori da chi contemporaneamente ne chiede la testa; quelle dove chi si dimette sta zitto per coprire chi di dovere, per ricevere in cambio del silenzio il lauto premio di carriera a spese nostre).
Il secondo, il dentista di Bergamo già padre del Porcellum, dopo aver rivolto delle offese IGNOBILI (dare dell'orango ad un ministro della Repubblica) ha pensato bene di cavarsela con una telefonata di scuse ed un mazzo di fiori (che di lasciare la cadrega ai leghisti non riesce proprio).
In questo mare di melma, il governicchio arranca tra blande richieste di dimissioni, dubbi ridicoli, comprensioni complici, bilancini da prima repubblica, prudenza, minacce finte, inciucini, favorucci: insomma, sa tutto di già visto.
Inutile far notare ai nostri eroi che:
- se davvero il primo non è stato informato della vicenda di Casal Palocco, è lui che si deve dimettere, non i suoi sottoposti.
- dare dell'orango ad una donna, a prescindere dalla carica di chi fa o di chi riceve l'offesa, è qualcosa di talmente grave da non poter essere comunque scusabile.
INSOMMA, IL SOLITO INDEGNO TEATRINO CHE FA PRECIPITARE IL NOSTRO PAESE NELLA VERGOGNA MONDIALE!!!!!!!!!
E IL PD?
non pervenuto come sempre.
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