venerdì 14 settembre 2012

MARCHIONNE: PACCO, DOPPIO PACCO E CONTROPACCOTTO


Alzi la mano chi aveva creduto alle promesse di Marchionne ed alla sua Fabbrica Italia.
A parte Renzi Matteo, credo nessun altro.
Si perchè quando la politica si piegava a sostenere l'AD di Fiat e il suo ricatto contro i lavoratori (Pomigliano !!!!), i "rappresentanti del popolo" sapevano bene che le promesse di investimento erano un clamoroso pacco. A due anni di distanza, dopo aver ceduto diritti in cambio di promesse, i lavoratori si trovano in mano un bel pugno di mosche.
Eccoci qua.
Basta leggere il comunicato che solo ieri la Fiat ha emesso. Poche e semplici parole per dire che non ci sono più le condizioni per mantenere le promesse del 2010 (20miliardi di investimento).
Punto.



E a pagare sono sempre i lavoratori.
Non pagano i politici che hanno sostenuto Marchionne, non paga quest'ultimo, non paga la FIAT.
Paga chi ha sempre giocato onestamente la partita: gli operai.
Solo un'ultima considerazione : penso che Marchionne abbia studiato tutto sin dal 2010 e che quindi ci sia TOTALE malafede, ma anche a voler essere buoni (ingenui), e cioè a credere alla buona fede dell'AD, non è naturale chiedere le dimissioni di un manager che ha clamorosamente sbagliato previsioni e piani d'investimento?

MARCHIONNE VAI A CASA!!!!!

POVERA ITALIA!


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