venerdì 16 maggio 2014

Autolesionismo,collettività,bene comune.

Ogni anno riscopriamo che in Italia una piccola percentuale di famiglie detiene più della metà della ricchezza nazionale. (Le percentuali variano di anno in anno, anche se non sensibilmente: Il 10% degli italiani è super ricco, il 20% detiene l'80% della ricchezza nazionale).
Ora, questa ristrettissima cerchia di privilegiati controlla direttamente o indirettamente la politica, rispettivamente facendone parte o manovrando i burattini spediti nei palazzi del potere con compiti be definiti.
Fin qui,come sempre, ho scoperto l'acqua calda.
La cosa che continuo a non spiegarmi è il comportamento del restante 80% degli italiani.
Pur essendo affamati dal potere, imbruttiti dall'ingiustizia sociale, vittime di questo schifo, pur essendo sulla graticola a soffrire ed penare, alla prova dei fatti sostengono la politica che li condanna.
Nell'unico momento nel quale il popolo può davvero esercitare l'unico potere a disposizione (a parte quello di protestare), e cioè nella cabina elettorale, contro ogni i propri interessi e,perfino contro la logica, decide di votare per questa gentaglia.
Come si può pensare che il partito di un miliardario pieno di conflitti di interessi possa migliorare la vita dei poveracci? 

Come si può pensare che il partito di giovinastri arrivisti con l'ossessione della bella vita possa migliorare la vita di precari e disoccupati?
Come si può pensare che il partito di razzisti xenofobi con l'ossessione della cadrega possa perseguire gli interessi del popolo?


Eppure in Italia succede proprio questo.
La forbice tra i ricchi ed i poveri si allarga inesorabilmente, facendo i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, eppure il popolo continua a sostenere la politica che esalta questa situazione.

Speculo,valuto,considero,elaboro ma, alla fine, torno sempre allo stesso concetto: l'aggressione persuasiva dei media è inesorabile!
Il popolo è quotidianamente investito da ore ed ore di programmazione televisiva strutturata per veicolare il modello di sviluppo economico e sociale che viviamo.
Il potere dà l'impressione che prima o poi verrà anche il turno del poveraccio, demonizzando contemporaneamente ogni altra forma possibile di modello socio-economico.
Il profitto ad ogni costo, l'egoismo sociale, il razzismo più o meno evidente, l'arrivismo, il fine giustifica i mezzi, questi sono i messaggi che giorni,mesi,anni di TV hanno inculcato in modo ossessivo negli italiani.
Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti quanti abbiano il coraggio e/o gli strumenti per guardarli.

Perché il popolo non si riappropria dei concetti di collettività e di bene comune?
Ecco, mi sono depresso


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