Oggi Battiato ha detto ciò che pensano quasi tutti gli italiani: ci sono in Parlamento delle troie che farebbero qualunque cosa per il potere.
Tutti sono insorti contro il musicista siciliano, difendendo l'istituzione e le donne.
La solita italietta.
In questi anni tristissimi le donne hanno visto deturpata la loro dignità a colpi di bungabunga, parlamentari-veline, escort candidate in politica, nomine proporzionali alle taglie del seno e tutte le tante altre oscenità che alcune "onorevoli" ci hanno regalato.
Si può accettare tutto questo "ciarpame" ma non che lo si ammetta?
E la mignottocrazia?
L'abbiamo già dimenticata?
La lap dance della consigliera regionale, le tante amanti piazzate in ruoli prestigiosi (a spese nostre), le esplosioni di carriera per il servizietto al potente di turno (sempre il solito)?
Tutto dimenticato?
Le critiche di Battiato sono non solo legittime, ma anche doverose.
Non è più il tempo dei silenzi ipocriti.
Non è giusto per le tantissime donne capaci e competenti che vedono lesa la loro dignità da qualche sgallettata pronta a vendere l'anima al drago.
Non è giusto per i giovani che vedono questi pessimi esempi di rampantismo con giarrettiera.
Le critiche di Battiato sono non solo legittime, ma anche doverose.
Non è più il tempo dei silenzi ipocriti.
Non è giusto per le tantissime donne capaci e competenti che vedono lesa la loro dignità da qualche sgallettata pronta a vendere l'anima al drago.
Non è giusto per i giovani che vedono questi pessimi esempi di rampantismo con giarrettiera.
Non è giusto per l'Italia.
Se non ora quando?
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