mercoledì 28 marzo 2012

QUELLI CHE DANNO MANDATO AL LORO AVVOCATO

In Italia appena un "personaggio pubblico" (politico e non) viene sputtanato per qualcosa, subito corre in TV ad avvisare di aver dato mandato al proprio avvocato per avviare le procedure volte a difendere in tutte le sedi la propria onorabilità bla bla bla.

Se poi il soggetto sporga davvero querela o meno, questo non importa.
L'importante è dare l'idea di volerlo fare.
Si perchè è chiaro che la gente, sentendo della querela, è indotta a credere che siano tutte accuse finte.
Ma è proprio qui che casca l'asino.
Se sono accusato da qualcuno di una certa azione scorretta, ed è tutto vero, mai più sporgo querela (per un reato penale), col rischio che poi il giudice  confermi il tutto in sede di giudizio.
Anzi, la querela può peggiorare le cose (con la verifica di eventuali altri reati commessi dal querelante).

Molto più semplice limitarsi a dire in TV di aver sporto querela, senza aver neanche in mente di farlo davvero.
Naturalmente la questione è diversa nel caso di calunnia effettiva (quando il chiamato in causa sa di non aver commesso quella data azione).
Quindi signori miei, un consiglio spassionato.
Quando in TV sentite qualcuno che dice "ho già dato mandato ai miei legali...", dubitate a prescindere.
Per meritare un pò di fiducia, basterebbe invece dire: ho querelato il signor X per calunnia e questa è la copia della denuncia.
Certo, se i giornalisti TV andassero a chiedere ogni tanto al signore in questione "ha sporto poi querela per quella vicenda?", aggiornando i telespettatori, magari la formula "ho dato mandato ai miei legali" cadrebbe in disuso.
Ma chiediamo ai giornalisti TV di fare in giornalisti?
E' troppo dai...

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