A fine anno spero che Filippo Facci prepari una bella pubblicazione di tutti i suoi articoli, in modo che io possa correre in libreria ed ordinarne una decina di copie (una per me, le altre da regalare agli amici).
Ecco il link dell'ennesimo articolo illuminante del gioenalista
Premesso che non sono assolutamente d'accordo sull'introduzione della responsabilità civile dei giudici (a prescindere), almeno nella forma che vorrebbero i nostri politici, qualche domandina a Facci la vorrei fare:
1. se si introduce la responsabilità civile dei giudici, come farà il povero cittadino ad essere tutelato nel caso sia in causa con multinazionali miliardarie? Il giudice deve solo applicare la legge ed è davvero improponibile che debba invece anche difendersi da richieste di risarcimento economico di una delle parti in causa del processo.
2. già oggi se un giudice sbaglia paga. Se l'errore è colposo (e quindi non voluto), paga lo Stato ed è giusto sia così. Se l'errore è doloso (qualunque esso sia), ne risponde direttamente il giudice. L'introduzione della responsabilità civile serve solo per limitare l'autonomia delle toghe, nella speranza di piegarle ai poteri forti.
3. cosa c'entra la responsabilità civile con gli esempi che fa Facci sull'orariodi lavoro, sul portarsi le pratiche a casa e su tutte le altre cose che scrive? Sono cose molto diverse e non possono essere messe insieme.
4. quando smetteremo di leggere frasi tipo "ce lo chiede l'Europa?"
Nessun commento:
Posta un commento