Inutile nascondersi dietro un dito. Il mio programma di allenamento invernale è stato finora scandalosamente disatteso. E il futuro non promette bene.
In bici vado poco e male. Bandite le salite, causa clima avverso, arranco in pianura come fossi sullo Stelvio. Forma zero. Torno a casa congelato come il peggior Fantozzi comprato al mercato del pesce da Pina. Pare dipenda dal fatto di essere un calabrese nato in un paese di mare che, causa emigrazione, è costretto a pedalare in Lombardia....c'è poco da fare.
Il nuoto è sospeso. Sospeso praticamente da settembre, in attesa che a Zupacchiotta torni la voglia. Troppo freddo per piazzarsi in una vasca freddina alle 9 di sera dice.
Ma se bici e nuoto vanno male, quella che è praticamente un disastro è la corsa. Ero partito bene. Grazie al fiato della bici, avevo piazzato più di 10km ininterrotti 2, 3 volte la settimana che, per un neofita come me, non è male.
Poi un giorno, quando ho tentato i 15km, è comparso 'sto cacchio di dolore alla testa del femore e, purtroppo, ancor non mi abbandona. Nonostante un mese di riposo, dopo mezzora di corsa spunta puntuale e violento. Inizio a zoppicare e poi sono costretto a fermarmi per il dolore. Anche se non ho ancora deciso di consultare un medico, credo si tratti niente di meno che di un principio di artrosi con lacerazione della cartilagine. Insomma, sono uccelli per diabetici.
Potrei dover abbandonare l'esperienza corsa prima di quanto previsto.
Perché vi racconto 'ste cose? Boh...
Vi allego qualche foto della corsetta di oggi:
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