Penso capiti a tutti gli uomini e, quindi, accetto con serenità (#papitostaisereno) il fatto che le mie "scimmie" siano cicliche. Alcune non mi mollano mai (gli scacchi, la bici, il blog, la politica, l'Opera, gli audiolibri, la chitarra e il mandolino), altre tornano ad ondate.
Ecco, la scimmia Stephen King è tornata da qualche settimana, e reclama la sua dose di banane!
Ho appena finito di rileggere (storicamente sarà la terza,quarta volta) l'intramontabile "Stagioni diverse" e sono grato ai miei vistosi cali di memoria.
Ricordavo per grandi linee le storie, ma non le magiche atmosfere che regalano quelle pagine.
King è davvero un maestro inimitabile.
Tra l'altro, in questo libro c'è uno dei racconti che in assoluto preferisco: "Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank", dal quale hanno tratto l'ottimo film "Le ali della libertà".
Come sempre, vi consiglio di leggerlo.
Ah, ho comprato il suo ultimo libro "Doctor Sleep" ma ancora non l'ho iniziato.
L'ho messo accanto al mio ukulele, e mi gusto l'attesa.
Una sofferta ma piacevole attesa.
Devo prima leggerne altri 3 ("Maledetto Sud" di Vito Teti, "L'Anarchia" di Errico Malatesta e "Prigioni della mente" di Adriano Zamperini).
Alla prossima....
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