martedì 17 luglio 2012

QUALCHE RIFLESSIONE SULLA SCELTA DI NAPOLITANO

Non essendo un esperto di materie giudiziarie (men che meno di conflitti di attribuzione ed affini) il mio giudizio è legato esclusivamente alle sensazioni che colgo da queste vicende ed a quanto leggo sui giornali (soprattutto il Fatto).Non capisco però il problema.
La Procura di Palermo ha chiarito che le intercettazioni con Napolitano (intercettazioni fortuite, in quanto era intercettato Mancino e non il Presidente) non hanno niente di penalmente rilevante, ma ha anche precisato di non volerle cancellare.
Il Quirinale ha sollevato il conflitto di attribuzione, ritenendo le intercettazioni illegittime, a prescindere dal contenuto (e chiedendone la distruzione).
Nel mezzo di questo scontro istituzionale, sostenuto dalla diversa interpretazione delle norme, i giornalisti ed i cittadini. I primi sguazzano nell'imbastire tesi complottistiche (e le vendite schizzano), i secondo restano increduli e si schierano da una parte o dall'altra delle barricate (chi tifa per la Procura e chi per Napolitano).
Io penso che in questa vicenda si stia perdendo tutti: la Procura perde perchè non ci capisce l'ostinazione con la quale si opponga all'eliminazione di intercettazioni che comunque non hanno rilievo penale (alimentando così il partito "antigiudici" tanto caro ai peones berlusconiani); il Quirinale perde perchè con la scelta di opporsi alla Procura dà l'impressione di aver qualcosa da nascondere; gli Italiani perdono perchè perdono di vista il vero ed unico scopo/obiettivo da perseguire che è il ricercare la verità; i giornalisti perdono perchè danno l'impressione di puntare esclusivamente al vendere le copie creando un caso-
Tra tutto, a me come sempre dà fastidio il fatto che in questo modo si dia l'alibi a chi, pur avendo rivestito alte cariche ed essendo rimasto invischiato in numerosi processi gravi, da oggi può andare in giro a citare l'esempio di Napolitano per dire: "avete visto? Il partito dei giudici colpisce anche Napolitano. Lui è innocente come lo sono io...è tutto un complotto politico-giudiziario".

Ecco, fossi stato al posto di Napolitano avrei evitato lo scontro e proprio per questo.
Per non dare l'alibi a qualcuno che non lo merita.

NB: credo sinceramente che Napolitano sia totalmente estraneo da tutta la vicenda e, soprattutto, che non abbia commesso alcun reato. Contemporaneamente però credo che il sollevare il conflitto non sia stata la scelta più felice, soprattutto per i dubbi che questo atteggiamento può sollevare tra chi oggi è fomentato dai complottisti in cerca di scoop.

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