Sulla "macelleria messicana" della Diaz è stata finalmente messa la parola fine.
I poliziotti infedeli sono stati condannati, anche se, PURTROPPO, non faranno un solo giorno di carcere.
L'interdizione temporanea (5anni) dai pubblici uffici è davvero poco. Andava estesa in modo permanente e definitivo.
Il reato di lesioni è purtroppo caduto in prescrizione.
Nessun politico ha pagato, anche se appare quanto meno singolare il fatto che alti dirigenti delle forze dell'ordine si siano inventati questa "mattanza", senza uno straccio di "copertura" politica.
In questa Italia delle ingiustizie ci tocca accontentarci di questa sentenza. Certamente poteva andare molto peggio (non di rado in Cassazione viene annullato il lavoro di anni e le sentenze di condanna precedenti).
Ora però, senza ombra di dubbio, credo che servano due misure urgenti (altro che i tagli di Monti):
1) introduzione del reato di TORTURA (nel nostro codice non c'è)
2) possibilità di identificare ogni singolo agente in tenuta antisommossa (con NOME e COGNOME ben stampati sul casco e sulla divisa).
NB:
questa sentenza di condanna ristabilisce almeno in parte l'onore del nostro Paese, quello dei tantissimi manifestanti pacifici e, non ultimo, quello delle migliaia di forze dell'ordine che ogni giorno prestano con onestà e fedeltà il loro impegno per l'Italia.
L'ultimo pensiero va come sempre a Carlo Giuliani. Una giovane vittima dell'incompetenza dei politici (che hanno scelto una città come Genova per il G8), dell'incapacità delle forze dell'ordine e delle tante ombre che ancora celano le verità di quell'assurda giornata (gli infiltrati travestiti da Black Block che erano lì per creare casino per esempio).
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