mercoledì 20 giugno 2012

TRATTATIVA STATO MAFIA

Il Fatto Quotidiano ieri ha risposto  alla lettera piccata del Quirinale di qualche giorno fa, pubblicando un'inchiesta che descrive uno scenario a tinte davvero fosche, nel quale emergono pressioni sui magistrati di Palermo che indagano sulla "trattativa Stato-Mafia" del '92.
Oggi lo stesso quotidiano rincara la dose, e Travaglio chiede nel suo editoriale che si dimetta il consigliere giuridico del Presidente (D'Ambrosio) o lo stesso Napolitano, a seconda delle responsabilità nella vicenda (il primo se ha millantato con Mancino un presunto interessamento al caso di Napolitano, il secondo se è davvero intervenuto).
La vicenda è complicata e, pur non avendo naturalmente letto le carte depositate, provo a sintetizzarla per come la racconta il giornale di Padellaro.
Sullo sfondo ci sono i magistrati che indagano sulle stragi del '92 e sulla presunta trattativa Stato Mafia; numerosi indagati hanno ricoperto a quei tempi altissimi ruoli istituzionali e tra questi spicca Nicola Mancino (l'allora Ministro degli Interni). Proprio Mancino, prima sentito solo in veste di testimone,   è divenuto indagato per presunta falsa testimonianza ed è qui che arriva il nodo della vicenda che narra il Fatto Quotidiano. Mancino infatti, ancora prima di vedersi indagato, capisce che non ha convinto i magistrati e sente il consigliere giuridico del Quirinale affinchè il Colle possa intervenire in sua "tutela". Quest'ultimo segnala che il Presidente ha preso a cuore la questione e che interverrà (insomma una sorta di "stai tranquillo").Da questo momento partono una serie di lettere e telefonate verso Grasso (procuratore generale antimafia) e verso altissimi magistrati (per esempio il procuratore generale di Cassazione) che sembrano avere proprio l'intento di scippare l'inchiesta ai magistrati di Palermo o, quantomeno, di castrarla con una supervisione generale.
Fosse solo questo sarebbe naturalmente già grave.
Il problema più grave è che  traspare   un interesse preciso a coprire la verità sulla presunta trattativa Stato-Mafia e ciò è davvero inaccettabile.
Ora, naturalmente attendiamo che si faccia piena chiarezza prima di esprimere giudizi e, soprattutto, che siano accertati con precisione i fatti.
Dopo però, qualche importante poltrona dovrà saltare.
O quella di Padellaro e Travaglio (nel caso si dimostri che è tutta una bufala) o quella di qualche altissimo servitore dello Stato.

Un'ultima considerazione: ogni volta che sento parlare della presunta trattativa Stato Mafia penso ai tanti martiri eroi che hanno dato la vita per combattere il potere mafioso.
E' inutile prestare pubblicamente le proprie facce tristi nelle pompose cerimonie di commemorazione per le vittime di  mafia  e poi agire in privato per nascondere la verità.

NB: qualora a qualcuno fosse sfuggito, ricordo le parole di Peppino Impastato: 
LA MAFIA E' UNA MONTAGNA DI MERDA!

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