Bene, apprendo oggi che la Corte dei Conti ha chiesto 26mila euro di danni all'amministrazione comunale (18mila al sindaco Lancini e 8mila agli assessori) per essersi opposta in modo "ostinato" alla rimozione di quei simboli dalla scuola.
Il sindaco Lancini ha formulato le sue opinioni nell'intervista al Corriere, difendendosi a modo suo. Evito di commentare oltre, in quanto leggendo l'intervista ognuno può trarre i propri convincimenti sull'operato di questo sindaco, ma colgo l'occasione per osservare che:
- il "fiore delle Alpi" che campeggia nel simbolo della provincia di Lecco non somiglia affatto al "sole delle Alpi" della scuola di Adro. Mentre invece quest'ultimo è identico a quello che fa bella mostra nel simbolo della Lega nord.(mi chiedo perchè il giornalista del Corriere non gli abbia "contestato" la cosa)
- Oscar Lancini non ha ancora deciso se schierarsi per la linea bossiana o per quella maroniana del partito. O se ha deciso, in ogni caso non ritiene di dover ufficializzare la sua opinione in merito (a meno di non volersi accontentare del suo "sono padano e basta"). Questo dà la cifra dell'attuale situazione di questo movimento politico.
In attesa che sia di pubblico dominio il "memoriale di difesa" col quale Lancini si opporrà a quanto richiesto dalla Corte dei Conti, resta il dubbio su quale sia stata la destinazione finale dei simboli rimossi dalla scuola. Dite che li hanno smaltiti come rifiuto? O magari, grazie alla stupefacente coincidenza, li hanno riciclati per qualche sede distaccata della lega nord?
O forse li hanno "invecchiati" e piazzati nei portali delle vecchie case di Adro, a memoria dei simboli celtici che si perdono nella notte dei tempi?
O forse li hanno "invecchiati" e piazzati nei portali delle vecchie case di Adro, a memoria dei simboli celtici che si perdono nella notte dei tempi?
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