domenica 11 agosto 2013
sua impunita'
Il caimano non si rassegna. Non è possibile accettare l'idea che sia trattato come un comune mortale. Vuole la libertà non solo fisica, ma anche quella civile. Detta meglio, vuole che sia riconosciuto il suo diritto a fare quello che vuole. Reati? Ma de che? I reati sono per noi sudditi. Le sue al massimo sono marachelle. Il dramma in tutto questo è che questa cosa non la pensa solo lui. Il dramma è che tanti servitori dello Stato stanno cercando una strada che porti all'ennesima salvezza per l'italiano più uguale degli altri. La nostra stessa civiltà ' è stuprata nell'indifferenza di tanti e con la complicità di chi invece avrebbe il compito di difenderla. Sia ben chiaro, la colpa è di tutti. Nessuno si senta escluso.
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