Bocciata come previsto l'ipotesi della grazia (Schifani e Brunetta potevano consultare wikipedia, senza disturbare il Presidente) ed esclusa per il momento quella tipo "lascia passare" di Fracchia la Belva umana (ma non mi stupirei se i Falchi la chiedessero), ecco che la soluzione amnistia torna in pista per lor signori. Si, certo, ci sarebbe anche l'indulto, ma so già che non va bene. Perché mentre la grazia fa sì che il condannato possa praticamente dire di non aver commesso il reato (sic!), l'indulto cancella semplicemente la pena (quindi la condanna resterebbe a macchiare il mantello bianco dell'ex cavaliere).
L'amnistia appare tecnicamente più agevole (non ci sono i banali impedimenti che la grazia invece contempla) ma politicamente non meno ostica.
Si perché il percorso prevede la presentazione di un DDL apposito, da approvare con una maggioranza pari almeno ai 2/3 di ciascuna camera (art.79 della Costituzione).
Si perché il percorso prevede la presentazione di un DDL apposito, da approvare con una maggioranza pari almeno ai 2/3 di ciascuna camera (art.79 della Costituzione).
E voglio vedere questi 2/3 come saranno raggiunti!
L'altro riferimento normativo è l'articolo 151 del Codice Penale che, a parte i dettagli tecnici, chiarisce la non applicabilità dell'amnistia per i recidivi e per i delinquenti abituali (e qui qualcosa da dire ci sarebbe), a meno che il provvedimento non disponga diversamente.
Inoltre, per quella che può essere considerata una pratica consolidata, il fine dell'amnistia non è quello di salvare un condannato dalla sua pena, ma di operare un atto di clemenza generalizzato, determinando un alleggerimento del sovraffollamento carcerario ed escludendo comunque i reati più gravi.
L'altro riferimento normativo è l'articolo 151 del Codice Penale che, a parte i dettagli tecnici, chiarisce la non applicabilità dell'amnistia per i recidivi e per i delinquenti abituali (e qui qualcosa da dire ci sarebbe), a meno che il provvedimento non disponga diversamente.
Inoltre, per quella che può essere considerata una pratica consolidata, il fine dell'amnistia non è quello di salvare un condannato dalla sua pena, ma di operare un atto di clemenza generalizzato, determinando un alleggerimento del sovraffollamento carcerario ed escludendo comunque i reati più gravi.
Qui dobbiamo intenderci: l'evasione fiscale per 7 milioni di euro è un reato grave?
Secondo me si!
Secondo me si!
Certo, l'amnistia è stata anche concessa dopo la guerra, per tirare una linea e ricominciare, auspicando la pacificazione nazionale, ma dite che siamo in questa situazione?
Ricapitolando, per salvare il pregiudicato Berlusconi Silvio, lor signori dovrebbero:
- scrivere un Disegno di legge che sia cucito addosso al criminale in questione;
- sperare di trovare una maggioranza dei 2/3 sia alla Camera che al Senato;
- convincere gli italiani che è questa la priorità (!)
- giustificare questo atto di clemenza con qualcosa di più sostanzioso di un "per la pacificazione nazionale".
Non so se riescano a fare anche questa porcata ma ormai non mi stupisco più di niente.
Hanno un mese a disposizione prima che Berlusconi sia costretto a piegarsi alla scelta (domiciliari o Servizi sociali) e credo che, se amnistia sarà, 30 giorni siano più che sufficienti (in passato hanno dimostrato che, quando si tratta dei loro cazzi, sfornano leggi in 7 giorni).
Che vi posso dire?
E' in atto lo stupro della nostra civiltà!
E' in atto lo stupro della nostra civiltà!
Dite che basti per chiarire la mia posizione?
Sono profondamente disgustato.
Questa politica sta dando l'ennesimo spettacolo osceno, tra l'indifferenza generale.
Questa politica sta dando l'ennesimo spettacolo osceno, tra l'indifferenza generale.
Ci vorrebbe una manifestazione nazionale spontanea, con la quale i milioni di italiani onesti esprimano un concetto EVIDENTEMENTE troppo complicato per essere compreso da questa classe politica:
LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI!
Il condannato Berlusconi paghi per il suo reato.
Punto.
Punto.
NB: i servitori dello Stato servano lo Stato, non Berlusconi Silvio (il pregiudicato).
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